Fabio Cannavaro, Ciro Ferrara e Corrado Ferlaino furono tre pilastri dell’epopea maradoniana che ha iscritto la città partenopea sull’atlante geografico del mondo del calcio. Tutti e tre hanno rilasciato delle dichiarazioni sullo Scudetto appena vinto dagli azzurri di Spalletti:

Il presidente Ferlaino ha dichiarato: ”Lo scudetto al Sud è un evento molto raro, perché il calcio ha bisogno di un’economia e di una politica seria. Ed al Sud le squadre non sono ricche, una disuguaglianza col Nord che si vede ancora di più nel calcio. L’Italia è bella, ma perché è così diversa da una parte all’altra? All’epoca i nostri scudetti non hanno portato grande miglioramento alla città, speriamo che questo, invece, stavolta porti ad uno sviluppo diverso in questa città. Ma la politica deve fare la sua parte".

Spalletti? "Io farei di tutto per trattenerlo, così come anche Giuntoli che ha fatto degli acquisti eccezionali che hanno contribuito alla conquista di questo scudetto. Ho venduto Cannavaro e Ferrara perché non avevo i soldi per pagare i calciatori e gli impiegati. Io ho impegnato anche soldi miei per pagare sempre tutti, ma non bastavano. Una volta gli introiti maggiori venivano dal botteghino, adesso invece è il 10% del fatturato di una società, che può contare su sponsorizzazioni importanti e soprattutto sulle pay-tv”.

L’ex pallone d’oro Cannavaro ha invece dichiarato: ”Era passato troppo tempo dall’ultimo scudetto del Napoli, è stato un momento fantastico. Bisognerebbe ridurre l’attesa, è troppo bello vedere questa città festeggiare: la società ha capito che vincere è bello, speriamo che continui così. De Laurentiis deve cercare di mantenere tutto il gruppo, non solo Spalletti, anche Giuntoli: questo è un gruppo che va rinforzato e non smantellato".

Queste le dichiarazioni di Ciro Ferrara: ”Ero molto emozionato il giorno di Udinese-Napoli, perché mi sono immedesimato nella testa di questi ragazzi. Vincere qua è sempre difficile, e dopo 33 anni questi ragazzi sono entrati nella storia di tutta la città. Resteranno in eterno nel cuore di Napoli. Quando abbiamo vinto noi lo scudetto era una città in grande difficoltà, adesso credo che il discorso, sopratutto per la città, è completamente diverso".

Ha poi aggiunto: "Oggi non c’è il gusto del riscatto da parte della città, anche se alcuni problemi ci sono ancora, ma Napoli attualmente è in un’evoluzione continua che va avanti da tanti anni. Il successo sportivo non darà una spinta a tutta la città, perché Napoli da sola sta spingendo sull’accelleratore da molti anni e lo vediamo con l’esplosione dei turisti che riempiono la città ogni giorno in ogni stagione. C’è una visione di Napoli nel mondo che adesso è totalmente diversa dal passato, la considerazione è cresciuta esponenzialmente. Giuntoli e Spalletti protagonisti di questo capolavoro, e li terrei ancora a Napoli, ma il mondo del calcio moderno sappiamo che può portare a discorsi diversi”.