La Lega di Serie A starebbe pensando di spostare le date della Supercoppa Italiana che si giocherà in Arabia con la nuova formula a quattro. Le squadre qualificate sono il Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina. Le date ancora non sono state fissate ufficialmente, ma si era arrivati a un accordo di massima tra i club individuando la finestra tra il 4 e 8 gennaio 2024. Ma in queste ore la Lega sta provando a spostare la data d'inizio al 20 gennaio. Se così fosse, l'evento andrebbe in sovrapposizione con la Coppa d'Africa che avrà inizio l'11 gennaio e terminerà il 13 febbraio 2024.

L'ultima edizione della Coppa d'Africa ebbe inizio il 9 gennaio 2021 e il raduno dei vari nazionali fu fissato per il 27 dicembre 2020. Se fossero confermate queste tempistiche, anche se la data della Supercoppa Italiana non venisse spostata, Osimhen e Anguissa potrebbero ugualmente non partecipare, salvo accordi - improbabili - tra federazioni e club che prevedano proroghe sull'arrivo dei due calciatori al raduno. Ma uno spostamento al 20 gennaio comprometterebbe ogni possibilità di vedere i due pilastri azzurri disputare il mini torneo. Torneo che potrebbe vedere la formula a 4 nascere e morire già quest'anno. Per i prossimi, infatti, potrebbe ritornare la finale secca visto l'infittirsi del calendario internazionale con la nuova Champions League a due gironi e 36 squadre e il Mondiale per club del 2025.

L'idea di portare il calcio italiano in Arabia è sicuramente una scelta economica, ma nasconde anche dei rischi pratici. I dirigenti dei club arabi avrebbero la possibilità di vedere da vicino i big della Serie A e potrebbero cadere nella tentazione di assaltarli con offerte fuori mercato che potrebbero distrarre i calciatori nel bel mezzo della stagione agonistica. E a quel punto, il gioco varrebbe ancor la candela?

Oramai questo trofeo serve esclusivamente per scopi economici, viste le location e gli eventuali spostamenti di date, per il tifoso è praticamente impossibile seguirla dal vivo. E considerato che a chi ama il calcio del lato economico interessa poco e niente, questa competizione rappresenta sempre più una distrazione dagli obiettivi che “contano”.