Crisi societaria con conseguente spettro della B. Rischio fallimento. Un club con prospettive ridotte al lumicino con presidente indagato. A Milano con tanti assenti e nel pieno di un mercato che vede cedere sottocosto qualsiasi componente della rosa.

Ma il Verona in casa dell'Inter, nonostante la mole di problemi, fa una partita bellissima, vinto solo dalle solite sceneggiate italiane che non hanno permesso agli scaligeri di tornare a casa con qualche punto. Concentrati, stoici, duri. Professionisti con la P maiuscola.

Consigliamo agli eroi dello scudetto di vedere (o rivedere) la gara fatta da Henry e soci a San Siro, in uno stadio infuocato, a casa della capolista. Così da capire se un po' di amor proprio è rimasto nella maggior parte dei ragazzi campioni d'Italia.

Capirebbero cosa vuol dire, di nuovo, andare oltre l'ostacolo e sudare la maglia. Altro che assenze, gol mangiati, allenatori presuntuosi, Ds manichini, contratti sospesi e altro ancora. Tutto questo non può entrare in un campo da gioco. Ma quando non hai più voglia di vincere le sfide, succede. Quando sei svuotato da un sogno raggiunto.

Torino Napoli del 19 marzo scorso fu l'ultima vera gara del grande Napoli di Luciano Spalletti. Dalla giornata successiva è iniziato il lento ma inesorabile declino motivazionale e di conseguenza tecnico. Stasera, ore 20.30, Di Lorenzo e compagni si riguardino Inter Verona. Concentrati sugli uomini in maglia gialla. Non c'è ricetta migliore, proprio alla vigilia di una partita che è stata il crocevia tra il vecchio e vincente Napoli e la nuova e svuotata squadra di questa stagione deludente.

https://youtu.be/AerX6_bduG0?si=ghTvC697YKunPXdN
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