Lo stadio Maradona è un tema centrale per la città di Napoli ed anche per gli Europei 2032 che si giocheranno nel BelPaese. Napoli infatti dovrebbe essere selezionata tra le cinque città ospitanti, a patto che completi i lavori di ristrutturazione entro la manifestazione continentale. A fare il punto sulla questione ci pensa “Il Mattino”.

Scrive così Il Mattino

”Si prova ad accelerare per il progetto di ristrutturazione dello stadio Maradona. Questo è l’obiettivo del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che si sono incontrati a Roma giovedì scorso. Si attendono i progetti che il Napoli di Aurelio De Laurentiispresenterà in Comune entro l’autunno. ma il punto focale è sicuramente l’eliminazione della pista d’atletica. Su questo punto, le società sportive che la utilizzano stanno già avanzando richieste per una pronta alternativa, punto su cui si sta già lavorando in Comune.

Per accelerare ed entrare nella lista delle cinque città italiane che ospiteranno le partite di EURO 2032 che l’Italia si appresta a ospitare insieme alla Turchia, è già andato in scena un primo confronto fra il primo cittadino di Napoli e Abodi. I due hanno già definito lo strumento da usare per accelerare il tutto: quel diritto di superficie rivisitato nella legge sugli stadi varata a settembre dell’anno scorso dal Governo guidato da Giorgia Meloni. Si procederà poi con una concessione di 99 anni da riconoscere al Napoli, che parteciperà così alle spese per i lavori di restyling.

A patto, ovviamente, che Aurelio De Laurentiis non decida di costruire uno stadio a Bagnoli, ma lì non troverà la sponda del Comune e del Governo, ma potrà fare affidamento su molti incentivi e detrazioni fiscali qualora il progetto di un nuovo impianto fosse approvato. Ma qui si sta guardando forse troppo avanti, rispetto alla missione che la città di Napoli ha per il Maradona, con il Napoli che guarda comunque molto interessato, visto che con un investimento nettamente minore potrebbe avere a breve il tanto richiesto stadio ammodernato.

L’incontro avvenuto a Roma fra Abodi e Manfredi ha tutta l’area di essere stato decisivo e risolutivo della questione. Ora si punta a dare un’accelerata decisa che potrebbe risultare decisiva per l’iscrizione di Napoli e del Maradona nella lista da consegnare alla UEFA. Massimo organo del calcio europeo che vuole che i cantieri siano aperti e funzionanti per il 2027ma a Napoli tutti vogliono accorciare e di molto i tempi. Tanto che Abodi a stretto giro convocherà un tavolo ad hoc, a cui parteciperà certamente anche De Laurentiis.

Inoltre, la Regione Campania, guidata da Vincenzo De Luca, si è già offerta per dare un aiuto concreto, più per il rapporto stretto con De Laurentiis che per il quello, più che freddo, con Manfredi. Abodi ha intanto confermato, post vertice di giovedì «della massima disponibilità delle istituzioni pubbliche nazionali e locali a trovare le soluzioni e le modalità tecniche necessarie per ristrutturare lo stadio Maradona, secondo procedure amministrative semplificate e celeri che consentano al promotore privato di poter vedere riconosciuto, a fronte degli investimenti necessari, una concessione, con diritto di superficie, di lunghissimo periodo».

Un ruolo importante, forse decisivo, ce lo avrà il Consiglio comunale che il sindaco il sindaco intende coinvolgere nel percorso istituzionale che «porterà a rendere finalmente il Maradona sicuro, efficiente, moderno e potenzialmente utilizzabile anche durante la settimana e per tutto l’anno. Un modo per fornire garanzie ai tifosi e per imprimere una svolta nella vocazione dell’area occidentale e dell’intera città» fanno sapere direttamente da Palazzo San Giacomo”.


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