Spinazzola-Napoli: la variante tattica di Conte
Una delle domande più gettonate all’arrivo di Conte sulla panchina azzurra è stata sicuramente quella relativa al tipo di impostazione tattica che il tecnico vorrà dare al suo Napoli. Un indizio in tal senso è l’approdo in veste ufficiale di Spinazzola all’ombra del Vesuvio. Il giocatore arriva a parametro zero e andrà a prendere il posto di un Mario Rui, ai margini del progetto Napoli.
L’indizio tattico deriva proprio dall’evoluzione del calciatore negli ultimi anni, se all’inizio infatti nasce da terzino sinistro, la seconda parte di carriera, e anche quella con maggiore successo, l’ha visto affermarsi da esterno a tutto campo, perfetto dunque per una difesa a tre e un centrocampo a quattro o cinque, posizionandosi da quinto a sinistra.
Carriera
Il giocatore, infatti, cresce in Toscana, tra Empoli, Virtus Lanciano e Siena, ma la prima stagione di rilievo arriva nel 2015/16, quando veste la maglia del Perugia, collezionando 34 presenze. Successivamente i due anni a venire ne risalteranno le caratteristiche e lo convinceranno che il suo ruolo deve essere l’esterno a tutta fascia.
Nel 2016/17, infatti, torna a Bergamo, questa volta per restare. 48 le presenze, 30 nella prima stagione chiudendo quarti in campionato sotto la guida di Gasperini. L’anno successivo i primi problemi, con la rottura del legamento crociato anteriore. Torna alla Juventus, ma trova poco spazio , complici i postumi dell’infortunio. Nel 2019 viene ceduto a titolo definitivo alla Roma, dove dopo un calvario sembra ritrovare la forma, e con Fonseca diventa un amovibile dell’undici titolare, in un percorso che lo porterà a vestire da protagonista la maglia della nazionale ad Euro 2021, dove però come purtroppo spesso è accaduto nella sua carriera, sul più bello, si infortunerà, con ennesimo stop e un’ulteriore stagione compromessa. Alla fine saranno 151 le presenze con la maglia della Roma, con 7 gol e 21 assist, prima della scadenza di contratto proprio quest’anno.
Per il Napoli considerando i costi bassi e l’esigenza di un giocatore duttile che possa permettere di cambiare assetto di gioco, l’acquisto di Spinazzola potrebbe rivelarsi una mossa intelligente, certo è che non è più giovanissimo, e le sue migliori performance, probabilmente, riguardano il passato, ma se usato con un un minutaggio adeguato, in alternativa ad Olivera, può ancora dire la sua.
Analisi Tattica
È un giocatore che ha grande senso della posizione, a Bergamo i quinti devono sapere quando e come inserirsi alle spalle dei difensori, e da lì Spinazzola ha formato grande tempismo proprio con il taglio alle spalle, e possedere 185 cm in altezza è un grande aiuto quando si tratta di andare dentro per ricevere traversoni. Altra caratteristica è la grande gamba messa sulla fascia in fase di possesso, giocatore in grado di essere pericoloso nell’uno contro uno sfruttando proprio la sua fisicità e la grande falcata, oltre il 50% per quanto riguarda i dribbling riusciti.
Ma ciò che può fare la differenza a Napoli, visti anche i trascorsi recenti, è l’aiuto offensivo che può dare a Kvaratskhelia sulla sinistra. Quest’anno, infatti, il georgiano, il più delle volte, si è trovato isolato, complice l’assenza di Zielinski. Spinazzola rappresenta per la sua attitudine offensiva un pericolo per le difese avversarie, potendo così concentrare parte delle attenzioni su di se e permettere al 77 di agire in posizione più centrale, dove ha dimostrato di trovarsi altrettanto a suo agio.
Quello che manca all’ormai ex Roma è la fase di copertura, non tanto nell’efficacia, dove è sul 50% nei contrasti, ma nella frequenza, infatti almeno finora ha sempre evitato nel suo tipo di gioco gli uno vs uno, 0.6 i contrasti di media e appena 0.2 i possessi vinti; per un giocatore che se in attacco può ancora dare qualcosa all’assetto tattico di Conte, in fase difensiva servirà ben altro per migliorare quel ‘48’ sotto la voce dei gol subiti la scorsa stagione.
Una nuova freccia è a disposizione di Mister Antonio Conte, ora toccherà a lui estrarla al momento opportuno per fare breccia nel cuore dei supporters partenopei.