Giovanni Simeone ha parlato in conferenza stampa nel giorno che anticipa la sfida di Supercoppa Italiana contro la Fiorentina in Arabia Saudita: "Siamo Campioni d'Italia ma non veniamo considerati i favoriti: è un motivo di stimolo? Sì, siamo qui perché siamo i Campioni d'Italia. Chiaramente siamo in questa competizione che è molto importante e proveremo a dare il massimo. Con la maglia della Fiorentina una mia tripletta chiuse il sogno scudetto del Napoli? Personalmente quel momento lì è stato importante, ma niente a che vedere con quello che ho fatto col Napoli l'anno scorso. È chiaro che sia una partita molto difficile, la Fiorentina gioca bene a calcio e sta bene in classifica. È una buona squadra e anche noi dovremo cercare di togliere una grande possibilità di togliere il pallone. Ci proveremo a gestirlo, come ci proveranno loro. In questo momento c'è bisogno di tanta umiltà e di tanto spirito di squadra, non c'è bisogno di pensare all'io o al noi, che è quello che dovrebbe caratterizzare lo spirito di squadra".

"Cosa sento di poter dare al Napoli ora? Continuo a prendere appunti, è questo che mi fa migliorare come calciatore e come persona. Mi aiuta tantissimo a trovare la fiducia e a sentire che sono con la squadra, in un certo modo, che posso aiutare i miei compagni con delle giocate. La partita con la Fiorentina sarà difficile: scrivo tante cose e il mister mi aiuta sempre con i video a cercare di scrivere il meglio possibile ed essere sempre più bravo".

"Nell'ultima Supercoppa vinta a Doha ci fu una doppietta di Higuain: potrei emularlo? E' chiaro che per un attaccante e per un calciatore fare gol nelle partite importanti è molto importante. Speriamo che serva a vincere la partita, soprattutto".

"L'idea del mister di far svariare Kvaratskhelia dietro la punta quanto vi aiuta?  Per quanto riguarda Kvara, potrebbe essere una possibilità. Io cercherò di adattarmi sempre a quello che chiede il mister, io mi adatto a tutto. È chiaro che avere un giocatore come Kvara è sempre buono".

"Cosa ha lasciato il ritiro nel gruppo? Quando si parla di ritiro sembra brutto, ma è anche una forma di stare insieme, di cenare insieme, di giocare insieme: è una forma di stare insieme e capire che siamo tutti nella stessa barca, è la cosa più importante".

"Se abbiamo incontrato De Laurentiis? Non abbiamo parlato col presidente , stiamo lavorando tutti i giorni in silenzio e cerchiamo di lavorare insieme, di stare uniti. Meno si parla meglio è, contento i fatti".