Intervenuto in diretta ai microfoni di Calcio Napoli 24, Walter Sabatini, ha parlato della sua esperienza con Luis Enrique, con cui ha lavorato alla Roma quando era direttore sportivo dei giallorossi.

Su Luis Enrique ai tempi della Roma: “Allenava il Barcellona B, non aveva grande esperienza ma me l’aveva segnalato il procuratore Dario Canovi: me lo raccomandò tramite un suo collaboratore spagnolo, mandai Ricky Massara e Pasquale Sensibile a vedere il Barcellona B e avemmo tutti una buona impressione. Poi le cose sono evolute in fretta, Luis è un ragazzo straordinario e di livello superiore con il suo codice etico e morale. È un allenatore importante e l’ha dimostrato nella sua vita, ha vinto tanto e ha vinto bene, attraverso il gioco e caratteristiche importanti delle sue squadre. L’aspetto umano? Ha una statura morale e comportamentale incredibile”.

Compatibilità con De Laurentiis?Luis Enrique ormai è un uomo molto rispettoso dei ruoli, penso che troverebbe una quadra per andare di pari passo col presidente. Luis è un fenomeno, tanti allenatori sono forti ma difficilmente si potrà sostituire la profondità di lavoro messa da Spalletti nello spogliatoio. De Laurentiis però in questi anni ha saputo dimostrare di risolvere bene i problemi, per essere realisti però replicare ciò che ha fatto Spalletti sarà una grande impresa, a prescindere da chi sarà il sostituto”.

Sulla possibilità di fare il Ds al Napoli: “Impossibile, non penso di essere il tipo di ds che possa piacere a De Laurentiis (ride, ndr). Al di là del fascino della piazza, io mi tiro fuori da questa ipotesi”.

Cosa rappresenterebbe Napoli per Luis Enrique? “È una scelta importante per qualsiasi allenatore, la passione della piazza è sensibile a tutti, e tutti avvertono il calore dei tifosi, la passione e tutte le qualità che servono per portare la squadra a raggiungere successi. E questo vale per Luis Enrique e per qualsiasi altro allenatore. Peraltro Napoli non è troppo dissimile da Barcellona, sarebbe un connubio felice ma il Napoli è reduce dalla conduzione Spalletti che ha portato ad un titolo vinto trionfalmente, ad onor del vero va detto che è sempre difficile ripetersi, basta guardare il Milan quest’anno”.

Sul mercato: “Lui vuole una squadra da allenare, non va a caccia di giocatori e questo è un suo pregio. Sicuramente gli devi portare giocatori affini calcisticamente, lui è capace di proporre un 85% di possesso palla e bisogna avere giocatori che sappiano palleggiare e giocare la palla. Ed è una cosa che ha fatto anche il Napoli quest’anno”.