Quasi quattro mesi di banchetti, di iniziative, di convegni e seminari in giro per la Campania, l'azione congiunta di sindacati, associazioni, movimenti ecologisti, amministratori locali, partiti, architetti, medici, scienziati, accademici, urbanisti e agricoltori: alla fine la campagna di Rigenera è riuscita nel suo intento nel raccogliere le 10mila firme richieste per depositare in Regione la propria proposta di legge di iniziativa popolare (alla fine sono addirittura 12.934 quelle autenticate e certificate) per l'ambiente. Il testo, che si articola sostanzialmente in tre titoli incentrati su urbanistica e pianificazione territoriale, produzione di energia da fonti rinnovabili e agricoltura sostenibile, intende fornire uno strumento normativo alla Regione Campania per fare fronte ai cambiamenti climatici.

Rigenera Campania, adesso la palla va al Consiglio Regionale

Insomma, ciò che lamentano i promotori della proposta di Rigenera Campania è la totale indifferenza sui temi ambientali da parte della Regione, sfociata in un'assenza di approccio scientifico nel caso dell'approvazione della recente legge urbanistica. Ora, però, il destino della Lip con le sue quasi 13mila sottoscrizioni (a cui si aggiungono le approvazioni di quindici Comuni, tra cui Pozzuoli e Avellino) è nelle mani del Consiglio Regionale, presso cui è stata depositata, che ne deve discutere entro novanta giorni, secondo quanto prescrive lo Statuto. Il testo, attualmente, è stato trasmesso alla I Commissione Permanente per la pronuncia di ammissibilità, alla VII per l'esame e alla II per il parere.

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