Il Sole 24 Ore ha effettuato la consueta analisi annuale sulla qualità della vita.

Al Forum sull'economia di Trento, sono stati anticipati alcuni risultati dell'indagine relativi alla vivibilità delle città per fasce d'età che dicono che a Napoli la situazione è peggiorata. L'indagine considera vari indicatori che vanno dalla presenza di luoghi d'incontro al verde urbano, dalla tipologia di reati alla scolarità, dai canoni di locazione ai servizi e all'occupazione.

Per i giovani la classifica è dominata da Gorizia, seguita da Ravenna e Forlì Cesena con a seguire Ferrara e Piacenza.

Per gli anziani al top c'è Trento, seguita da Como, Cremona e ancora Lodi, Treviso, Vicenza, Padova, Verona e Bolzano.

Per i bambini il podio è occupato da Sondrio e a seguire Ravenna, Trieste e Gorizia.

Le province del Sud restano in coda alla classifica.

Gli indici generazionali, al netto di alcuni expoit, restituiscono dinamiche ormai consolidate nella "distribuzione" del benessere territoriale in Italia: "Quasi sempre infatti - scrive il Sole 24 Ore oggi - le province del Sud si trovano in coda alla classifica (che, va detto, nel caso degli anziani, è chiusa anche quest’anno da Lucca). In linea con le edizioni precedenti, poi, l’indagine per fasce di età fotografa performance medie, se non basse, delle grandi aree metropolitane. Che sono particolarmente negative quando si parla di benessere dei giovani: ad eccezione di Bologna (14° posto) e Firenze (33ª), le grandi città italiane si posizionano tutte da metà classifica circa – con Milano, 45ª in forte ascesa rispetto al 2022 – in poi. Bari, Catania, NapoliPalermo e Roma (98ª) registrano i punteggi peggiori".