Inizia la nuova fase della battaglia delle istituzioni del Sud contro la legge sull’autonomia differenziata promossa dal governo Meloni per il tramite del ministro Calderoli, propedeutica ad un probabile referendum abrogativo richiesto da cinque Regioni (Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Puglia e Campania, probabilmente). E in questa direzione si stanno muovendo tanti Comuni, che approvano delibere di contrarietà al ddl.

La questione è approdata anche nel Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco, con un ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione Vito Fiacco e Patrizia Mercogliano per Rinascita Pomigliano d'Arco e Marco Iasevoli per il gruppo PER. La seduta, però, non è andata a buon fine, da questo punto di vista, in quanto la maggioranza e gli altri gruppi di opposizione hanno votato in maniera contraria.

Pomigliano, i consiglieri contro l’autonomia differenziata: "I nostri colleghi traditori del Sud"

A seguito della bocciatura dell’odg contro l’autonomia differenziata, i consiglieri proponenti rilasciano la seguente nota: "Traditori del Sud! Avevamo chiesto con la nostra mozione di rappresentare in ogni sede istituzionale la forte preoccupazione e contrarietà dell’Amministrazione e del Consiglio Comunale di Pomigliano d’Arco anche aderendo formalmente, promuovendoli, a comitati e movimenti istituzionali e civici per sensibilizzare i cittadini sui gravi rischi di tale disegno di legge per l’unità nazionale”.

Proseguono i consiglieri: ”I Consiglieri di Maggioranza hanno votato in maniera contraria, persino quelli che hanno sostenuto candidati di Partiti dichiaratamente contro l’autonomia dagli ex del Pd ai socialisti fino ad arrivare ai riformisti. Una vergogna senza precedenti, 14 nomi che si aggiungono alla lista dei traditori del Sud”.