Il gol meraviglioso visto al Maradona per l'1-3 dell'Udinese di Lazar Samardzic è solo l'ultima delle meraviglie che questo giocatore sta sfornando da ormai due anni a questa parte. Lazar nasce in Germania, a Berlino, il 24 febbraio del 2002, con origini serbe. Nel 2009, all'età di sette anni, il ragazzo entra a far parte delle giovanili dell'Hertha Berlino, squadra della città natale, passando ben 10 anni nel vivaio, fino ai 17 anni, quando già considerato tra i migliori talenti in circolazione, entra in prima squadra, quell'anno fu inserito infatti dal The Guardian tra i migliori 60 talenti al mondo nati nel 2002.

Giocherà 3 partite in Bundesliga nella stagione 2019/20, con una media di 11 minuti, infatti tutte le presenze saranno da subentrato. Nella successiva stagione (2020/21) approda in maglia Lipsia, e lì grazie ad uno scouting e un comparto trainer tra i migliori al mondo, inizia ad emergere anche nella massima categoria, 7 presenze, 2 da titolare, media di 28 minuti e 1 assist; la prima esperienza dal punto di vista del minutaggio e partecipazione in prima squadra la fa in Italia, quando il 5 agosto 2021 l'Udinese decide di acquistarlo per una cifra che si aggirava intorno ai 3 milioni di euro, con una percentuale sulla futura rivendita. L'esordio in Serie A arriva il 12 settembre, quando subentra al minuto 81 di uno Spezia-Udinese, e 8 minuti più tardi realizza il gol vittoria, a fine stagione i suoi numeri saranno in costante crescita se paragonati ai primi due anni in Bundesliga, 22 le presenze, 1 da titolare, 2 gol, 2 assist, e una discreta partecipazione in manovra con 0.9 passaggi decisivi di media.

La stagione successiva è quella della conferma definitiva, l'Udinese cambia in panchina, arriva Sottil a guidare la squadra, e Samardzic passa a essere giocatore di riferimento a centrocampo, scenderà praticamente sempre in campo, con 37 presenze, 19 da titolare, giocherà 50 minuti di media ma soprattutto vivrà una stagione da protagonista sotto l'aspetto realizzativo, 5 gol e 4 assist nel 2022/23, che lo portano a essere uno dei giocatori più contesi questa estate, ironia della sorte però, Lazar rimane ad Udine, dopo un affare praticamente concluso con l'Inter ma fatto saltare al momento delle firme.

La stagione 2023/24 inizia nel peggiore dei modi dal punto di vista dei risultati, 3 punti e nessuna vittoria in 6 giornate, ma per il numero 24 sono già 2 le reti segnate, rappresentando finora l'unico marcatore della squadra friulana in Serie A. Nel 2023 inoltre arriva un'altra importante decisione, infatti dopo aver giocato per la Germania under 17 e under 19, nel febbraio del 2023 sceglierà di rappresentare la nazionale maggiore serba, da cui poi è stato convocato un mese più tardi, per le qualificazioni all'europeo del 2024 disputando i match con Lituania e Montenegro.

Samardzic: caratteristiche tecniche e statistiche

Samardzic nasce esterno, ma appena arriva in Italia e inizia a maturare calcisticamente parlando viene accentrato e trova la sua dimensione nel centrocampo a 5 di Sottil, da mezz'ala destra, giocando a piede invertito essendo mancino; il serbo è un giocatore estremamente tecnico, tra le caratteristiche principali infatti troviamo la conduzione palla, in particolare nello stretto, il controllo, soprattutto a seguire toccando di suola il pallone, sua giocata classica, ed è inoltre dotato di ottima progressione, che abbinata alla stazza imponente per quel ruolo (183 cm) ne fa un centrocampista veramente complicato da tenere nel breve, ma la dote migliore che gli si può attribuire è senza dubbio la conclusione, balisticamente uno dei giocatori più belli del nostro campionato, dotato di una capacità e tempismo d'impatto fuori dall'ordinario, ed infatti a confermarlo sono i dati sulle zone in cui viene presa la conclusione, in carriera infatti su 78 conclusioni tentate, 55 sono arrivate da fuori area, con 5 gol segnati, e 23 all'interno dell'area di rigore, con 4 reti, in particolare la scorsa stagione, sulle 5 marcature, 4 sono state oltre i 16 metri, inoltre è un giocatore prettamente mancino, non abituato a giocare con entrambi i piedi, 66 le conclusioni di sinistro, 11 con l'altro piede.

Come ribadito in precedenza, tra le doti migliori del 21enne serbo un grande controllo palla che abbinato alla sua visione di gioco ne fanno un giocatore affidabile su cui costruire l'azione offensiva, circa 32 i tocchi di media, 1.5 i passaggi decisivi per partita e il 74% di precisione, inoltre è un giocatore che arriva facilmente al limite dell'area, ed è cercato molto spesso dai compagni in quella situazione di gioco, arrivando a concludere circa 1.7 volte di media in porta, talento notevole anche nell'1 vs 1, oltre il 70% di dribbling riusciti (2.5) di media.

Soffre invece notevolmente in fase difensiva, sia perchè per caratteristiche anche fisiche fatica a reggere centrocampisti più strutturati, e sia perchè Sottil lo porta al limite dell'area per sfruttare al meglio le sue caratteristiche, e di conseguenza è sempre costretto a correre dietro gli avversari, questi i suoi numeri: 40% di contrasti vinti, 0.8 palle recuperate oltre la metà campo, 0.3 i contrasti vinti a terra e 0.3 recuperi.

Perché Sottil non schiera Samardzic più altri dieci?

Alla luce di questi numeri allora, viene da chiedersi, perchè non è ancora un punto fisso non solo tecnico ma anche sotto l'aspetto del minutaggio per l'Udinese di Sottil? Certo, l'allenatore dei bianconeri gli ha dato fiducia affidandogli molte più responsabilità, ma la sensazione è che sia sempre in ballottaggio per un posto da titolare nonostante i numeri certifichino come ad oggi sia il giocatore più talentuoso e pericoloso dei friulani, nonchè l'asset di maggiore valore per la presidenza, e allora il motivo qual è? Il motivo è principalmente tattico, legato in qualche modo ai numeri in fase difensiva, ma non direttamente, infatti il suo compagno di reparto, Sandi Lovric, è in termini di numeri difensivi e tatticamente parlando, il doppione di Samardzic, certo è che avere entrambi in campo permetterebbe un notevole peso offensivo, ma tatticamente la squadra subirebbe un downgrade importante.

Samardzic:

Lovric:

A specchio infatti ricoprono le stesse zone del campo, e questo allunga molto la squadra, questo perchè il sistema difensivo dell'Udinese si basa su una difesa a 3 che passa con Perez da braccetto a esterno destro e Walace a perno tra Bijol e Kristensen, il fatto che Walace si abbassa per mantenere equilibrio dietro e Perez che crea con Ebosele densità a destra, il tutto abbinato alle posizioni di Samardzic e Lovric, crea un buco a centrocampo per cui si allunga la squadra e il campo da coprire diventa troppo per i centrocampisti. L'esempio lampante sono gli ultimi minuti al Maradona, quando Samardzic subentra per Walace, con Payero spostato centralmente, e Pereyra prende il posto di Lovric (caratteristiche simili), a quel punto la squadra ha trovato maggiore pericolosità occupando l'area con 2 centrocampisti, ma allo stesso tempo è bastata un'imbucata centrale per spezzare in due la squadra di Sottil, con i reparti totalmente distaccati fra loro.