Arriva la sentenza per la proprietà del pallone d'oro di Maradona attribuito al fuorclasse argentino nel lontano 1986 da France Football, Fifa e Adidas.

Sarà sotto sequestro per tre mesi, così ha deciso la Corte di Versailles presieduta dal giudice Thomas Vasseur, il quale dà parzialmente ragione ai cinque figli. La custodia giudiziaria è affidata alla società "Alliance Juris", per 3000 euro di commissione che la corte ha dato da pagare a Dalma, Giannina, Diego Jr, Jana Maradona Sabaine e l'undicenne Diego Fernando Ojeda, rappresentato dalla madre, eredi legittimi del calciatore argentino morto nel 2020. Tre mesi di tempo sono stati concessi per dimostrare che il pallone è di loro proprietà, essendo gli eredi legittimi di Maradona.

La sentenza firmata dal giudice Vasseur, contiene il racconto che l'antiquario Benchaieb ha emesso per giustificare di come il trofeo sia finito nelle sue mani il lontano 28 gennaio 2016. Avrebbe partecipato ad un'asta segreta e per niente resa pubblica, in cui si sarebbe accaparrato 8 lotti con trofei e oggetti per un valore di 500 euro. Cercò di vendere il Pallone su Ebay, senza successo. Per poi, cercare di contattare gli eredi di Maradona, per venderlo in società con loro. Inoltre, l'antiquario franco-algerino- dichiara: "All'inizio non sapevo di avere acquistato il Ballon d'Or, ho avuto difficoltà ad accertarne l'autenticità, il mio possesso era pubblico. Sono legittimo possessore in buona fede perchè nessuno, nei tre anni previsti dalla legge francese, ne ha rivendicato il diritto di proprietà".

Il vero mistero resta il giro che ha fatto il Pallone da quel lontano 26 ottobre 1989, quando venne rubato da 8 rapinatori alla banca della Provincia di Napoli in via Duomo, fino alla ricomparsa a Parigi, ben 35 anni dopo. Il compito dei figli di Maradona sarà quello di dimostrare, tramite anche la denuncia rinvenuta dalla questura di Napoli del 1989, che il Pallone non è mai finito nelle mani di Maradona e che, nonostante le norme francesi che ne rivendicano la proprietà, sono loro i reali eredi. Per il momento, l'asta da milioni di euro, è saltata e la situazione resta stabile fino a settembre.