Napoli: testa all'Empoli, all'andata fu un match complicatissimo
Dopo la vittoria in Champions League contro l’Eintracht per 0-2, per il Napoli è già il momento di guardare al campionato, gli azzurri infatti apriranno la 24esima giornata di serie A nel match contro l’Empoli al Castellani.
Nei tre precedenti con Spalletti sulla panchina del Napoli: 1 vittoria e due sconfitte, entrambe arrivate la scorsa stagione quando all’andata decise il gol di Cutrone e al ritorno la rimonta da 0-2 a 3-2 in pochissimi minuti. La vittoria è anche lo scontro più recente tra le due squadre, all’andata infatti il risultato fu 2-0, a decidere fu un rigore di Lozano e il gran gol di Zielinski su assist del messicano, ed è proprio su questa partita che ci soffermiamo per capire cosa funzionò per arrivare ai 3 punti.
I numeri della partita d'andata
Nonostante il risultato possa farlo credere, non fu una partita facile, il dominio dal punto di vista territoriale fu netto, 75% il possesso palla con 18 conclusioni (4 in porta), 610 i passaggi riusciti (89%), solo 161 (68%) per l’Empoli che dopo l’espulsione di Luperto fu completamente schiacciato dal pressing del Napoli.
Giusto anche ricordare che il Napoli fece in parte turnover, a centrocampo giocò dal primo minuto Ndombele, in attacco Raspadori prese il posto di Kvara infortunato. Anche nell’Empoli ci sono stati dei cambi, su tutti Bajrami passato al Sassuolo.
Uno dei dati più significativi del match è il possesso palla nella metà campo avversaria, 16% per l’Empoli che si affaccia timidamente il primo tempo ma poi viene schiacciato dal 59% di possesso palla del Napoli superato il centrocampo. 410 i palloni giocati in avanti andati a buon fine con 244 sulla trequarti, 25 quelli dell’Empoli. A certificare questi dati l’indice di pericolosità nelle azioni in transizione dell’Empoli, 0%, infatti la squadra di Zanetti fece grande fatica nelle ripartenze, anche merito della fisicità di Ostigard che di testa intercettò più volte i lanci lunghi avversari. I toscani però riuscirono almeno fino all’espulsione di Luperto a mettere in difficoltà il Napoli che spesso faceva fatica a trovare trame di passaggio centrali e preferiva i cross per Osimhen al centro area, 29 i cross tentati infatti a fine partita. In tal senso altro dato significante è quello dei due centrali, Kim e Ostigard infatti collezionarono 18 palle lunghe complessive (tentate), con 15 andate a buon fine, questo per saltare la copertura su Lobotka che rispetto al solito giocò più arretrato e di conseguenza fu meno pericoloso.
Questo grazie ad una grande partita in copertura di Bandinelli, 7 (su 8) i contrasti vinti, non preciso palla al piede ma tanta sostanza che mise in difficoltà la costruzione verticale del Napoli. Giocatore che aiutò in tal senso la costruzione fu Anguissa, costretto a toccare più palloni del solito e in posizione diversa, infatti giocò prevalentemente mezz’ala a destra scambiando spesso con Lozano più largo. 107 i palloni giocati, 87% la precisione e 100% la riuscita dei lanci lunghi, 100% anche nei dribbling riusciti, la sua fisicità inoltre fu importante nei duelli per evitare ripartenze avversarie.
Lozano man of the match
Fattore del match fu sicuramente l’ingresso di Lozano, Politano andò poco in 1 vs 1 e andò spesso al cross, con poca riuscita, 0 su 7, 17 inoltre i possessi persi e 0 conclusioni verso la porta. L’ingresso del messicano portò un’alternativa tattica importante, l’uno contro uno con Parisi e gli inserimenti alle spalle della difesa trovati spesso dai lanci di Di Lorenzo o dagli scambi con Anguissa, Lozano sblocca la partita su calcio di rigore e dopo una gran giocata proprio ai danni di Parisi confeziona l’assist del 2-0 per Zielinski, chiude il match con il 100% di dribbling riusciti, 2 passaggi chiave, 82% di precisione, e il 100% di contrasti vinti, assicurando quindi una buona prestazione anche in recupero.
Altro giro, altra corsa
Certo che non ci possiamo aspettare una partita identica dal punto di vista tattico, soprattutto per il cambio di alcuni interpreti, ma ci possiamo aspettare sicuramente una partita ostica, con un Empoli schiacciato e che cercherà con i 4 di centrocampo, col trequartista abbassato in fase difensiva, densità per evitare la costruzione dal basso in verticale del Napoli, potrebbe essere quindi importante la precisione dei centrali di difesa, la fisicità di Osimhen che può liberare campo per le giocate dei trequartisti e le giocate individuali degli esterni, con Kvara che però questa volta dovrebbe far parte del match.