De Laurentiis insieme a Conte tengono i piedi per terra
L'unica parola da dire (La Repubblica)
Ripartire. È l’imperativo del Napoli dopo la batosta con l’Atalanta che qualche strascico evidentemente lo ha lasciato, scrive quest'oggi il quotidiano La Repubblica raccontando che dietro i tweet del presidente Aurelio De Laurentiis c'è la volontà di "togliere pressione dalla sua creatura prima di partire per Los Angeles (rientrerà per Napoli-Roma di domenica 24 subito dopo la sosta del campionato)".
In conferenza stampa poi "Antonio Conte non ha aggiunto nulla alle parole del numero uno azzurro che in realtà rappresentano un endorsement al pensiero espresso dall’allenatore negli ultimi mesi.
Il mister ribadisce in conferenza
Conte dice di non averle lette, in realtà ha voluto ribadire la gerarchia per cui «il presidente è al di sopra di tutto e un allenatore non deve commentare i suoi concetti.
Non ho nulla da aggiungere».
Una scelta dialettica che ha indirizzato le sue parole soltanto sulla sfida con l’Inter che è un incrocio ad alto impatto calcistico.
In palio c’è la vetta della classifica (provvisoria)".
Il presidente condivide in pieno il pensiero di Conte (Gazzetta dello Sport)
Aurelio De Laurentiis con lo smartphone prova a stemperare le tensioni (?) che s'avvertono in giro, scrive quest'oggi la Gazzetta dello Sport.
La gara con l'Atalanta sembra sia stata smaltita, ma intorno al Napoli sembra ci sia un vago senso di smarrimento e così De Laurentiis esce dalla comfort zone e su X sposa di nuovo e pubblicamente Antonio Conte, facendo suoi i concetti che il proprio tecnico trasmette ogni volta che può sin dal primo giorno.
"Ho visto troppe reazioni improprie", si legge nel lungo messaggio ma in realtà - scrive il quotidiano - sarebbero quelle di una sconfitta rumorosa, ma niente di speciale, però ADL è il presidente e deve governare il Napoli ed evitare che di pancia possa generarsi altro.
Ha de-responsabilizzato Castel Volturno e dintorni non citando persino la Champions, ma tenendosi largo: "L'obiettivo di tutti noi è ritornare in Europa".
E poi "mai dire mai", perché ADL resta comunque se stesso.