Si è conclusa la trilogia di Napoli e Milan, tra campionato e Champions League. Gli azzurri ne escono con le ossa rotte, mentre i rossoneri vanno avanti in semifinale e pregustano un euro derby che mancava da diciotto anni.

C'è rammarico perché è passata la squadra più in forma in questo momento, non la più forte. Ma il calcio, soprattutto in coppa, è questo: vive di momenti. Contano diecimila fattori diversi, altrimenti le ultime Champions League sarebbero dovute essere ad appannaggio della squadra più forte al mondo, cioè il Manchester City. Così non è stato e così non sarà mai, proprio perché esistono i dettagli, i momenti, le occasioni.

Campionato e Champions League: i precedenti dal triplete dell'Inter

Considerando le ultime tredici annate, cioè dalla stagione 2009-2010 nella quale l'Inter fece il famigerato triplete, soltanto la Juventus è riuscita a fare meglio del Napoli tra campionato e Champions, partecipando tre volte ai quarti di finale e due alla finale. Nella stagione 2010-2011, il Milan si laureò campione d'Italia e uscì agli ottavi di finale, mentre negli ultimi due anni, l'Inter e lo stesso Milan non hanno nemmeno superato la fase a gironi. Il Napoli, quindi, ha ottenuto il secondo miglior risultato delle ultime tredici stagioni, dove soltanto la Juventus è riuscita a fare meglio con l'accoppiata Scudetto-Finale di Champions League. A Milano, sponda rossonera, per trovare una stagione migliore bisogna tornare indietro al 1994, quando trionfarono sia in Serie A che in Champions. Con lo Scudetto del 2004, invece, arrivarono fino ai Quarti di Finale.

Questo per portare alla luce un già evidentissimo concetto: la Champions sottrae energie al campionato e il campionato ne sottrae alla Champions. Per andare avanti in Champions League, a meno di rose clamorose da potersi permettere di tenere botta e non risentirne di cali fisici e mentali, bisogna necessariamente sacrificare qualcosa in campionato come stanno facendo Milan e Inter, che sono addirittura a rischio qualificazione per la prossima rassegna continentale.

Nessuna delle quattro semifinaliste di Champions è in testa ai propri campionati. Delle migliori otto, invece, soltanto tre lo erano e sono state eliminate (Bayern Monaco, Napoli e Benfica). Non a caso, l'accoppiata campionato nazionale e trofeo europeo si è verificata soltanto sedici volte in sessantotto anni, per opera di sole sei squadre (Barcellona, Bayern Monaco, Real Madrid, Manchester United, Ajax e Inter).

L'evento straordinario che deve diventare consuetudine

A Milano hanno ragione: il napoletano, perlopiù, è un po' provinciale. L'eliminazione dall'evento straordinario che sono stati i quarti di finale di Champions League, mai raggiunti dal Napoli nella propria storia, sarebbe stata l'occasione giusta per far fare quello scatto di mentalità al tifoso partenopeo. Anziché recriminare per l'eliminazione e pensare che quest'anno si sia verificata una rarità, bisognerebbe puntare a farla diventare una consuetudine.

Il tifoso non dovrebbe rammaricarsi dell'occasione storica persa, come fosse irripetibile, ma piuttosto dovrebbe ragionare con una mentalità più aperta e vincente, meno da provincialotto: il Napoli potrà riprovarci l'anno prossimo, affinché questo evento irripetibile diventi una normalità. Gli azzurri, come ampiamente spiegato, hanno la possibilità di aprire un ciclo in Italia e farsi spazio, seppur a piccoli passi, in Europa.


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