Sono molte le rappresentanze istituzionali arrivate presso la chiesa del Gesù Nuovo per esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Giovanbattista Cutolo: il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il vicepresidente della Camera Sergio Costa, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il consigliere comunale ed ex sindaco di Napoli e governatore campano Antonio Bassolino. Le strade di accesso sono state presidiate in folta presenza dalle forze dell’ordine per il controllo dei flussi, al fine di evitare che il numero di persone presenti potesse superare la capienza dell’area. Un’intera città avrebbe voluto presenziare all’arrivo della bara bianca nella chiesa del Gesù Nuovo del 24enne - ucciso lo scorso 31 agosto all'esterno di un locale di piazza Municipio - per mostrare lo sdegno per quanto accaduto. I molti presenti hanno accolto il feretro con un lungo applauso accompagnato dal coro “Giustizia”. Il tutto in presenza della madre della giovane vittima che teneva stretto al suo petto il corno che il Giovanbattista suonava, un simbolo iconico che rappresentava la sua passione per la musica.

Toccante l’omelia del monsignor Domenico Battaglia di cui ci limitiamo a citarne il dolce e affettuoso saluto finale al giovane musicista di San Pietro a Majella: “Ciao Giogiò: non so come, non so quando, non so dove: ma so che noi ci incontreremo, ci vedremo, ci abbracceremo, perché l’amore è più forte della morte. E chi ama non muore. Grazie della tua vita e pace a te. Ciao Giogiò".


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