Campi Flegrei, Musumeci: "Centomila persone a rischio molto elevato"
Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare nel corso dell'informativa urgente del governo sui Campi Flegrei

"L'area dei Campi Flegrei è un territorio gravato da una eccezionale sovrapposizione di rischi naturali, vulcanico, sismico e bradisismico. Un rischio molto elevato a cui le circa 100.000 persone residenti sono esposte ogni giorno anche nel semplice svolgimento delle attività quotidiane. Alla giornata di ieri, i vigili del fuoco hanno avuto circa 1.260 richieste di intervento per verifica statica, di cui 1.020 già eseguite. Tale attività ha determinato al momento l'emanazione di ordinanze di sgombero da parte dei sindaci con l'evacuazione di 163 nuclei familiari per un totale di 388 persone sgomberate dalle loro abitazioni".
Lo ha detto il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci, nel corso dell'informativa urgente del governo in merito ai recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e allo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Sottolineando che "per la prima volta, l'azione governativa non è episodica né estemporanea ma frutto di una programmazione accurata e consistente, strutturata", il ministro ha spiegato che “la struttura tecnica nazionale e la regione Campania sono state mobilitate per dare avvio ai sopralluoghi nei prossimi giorni compatibilmente naturalmente con i sopralluoghi di agibilità sugli edifici danneggiati avviati a seguito dell'evento sismico del 13 marzo scorso”, precisando che "al 15 marzo sono state presentate sono state presentate 640 istanza di sopralluogo da parte dei cittadini delle quali circa 2/3 ricadenti in zona ad alta e media concentrazione di edifici vulnerabili. Di queste il 45,3% è relativo al Comune di Pozzuoli, il 50,8% al Comune di Napoli e il 3,9% al Comune di Bacoli".

In relazione agli interventi urgenti di ripristino e riqualificazione sismica degli edifici pubblici danneggiati e sgomberati dopo la scossa del 20 maggio, Musumeci ha affermato che "il programma prevede 36 interventi per un investimento complessivo di 12,600 mln di euro su 22 scuole e 7 edifici, tra cui l'Istituto Penettenziario Femminile di Pozzuoli, edifici ad uso delle corpi militari e delle forze armate. Ancora - ha proseguito - interventi urgenti per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto degli altri servizi essenziali prioritari con 14 interventi: 4 per la funzionalità dei trasporti, 6 per la funzionalità dei sistemi idrici e fognari, 2 per la mitigazione del rischio idrogeologico, oltre a interventi urgenti per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto. Complessivamente i programmi del Commissario straordinario comprendono 64 interventi per un investimento di 431,6 mln di euro, con due cantieri sulle scuole già attivi e altri che verranno attivati nel prossimo mese di marzo, complessivamente entro l'anno la programmazione sarà completata".
Ribadendo che "le previsioni dei fenomeni naturali debbono fare i conti con dei limiti tecnologici e scientifici ancora oggi ineliminabili" e che quindi "assume un valore fondamentale la prevenzione non strutturale, perché nella gestione del rischio il ruolo centrale deve essere rivestito dal principio di autoprotezione", il ministro ha sottolineato che "il dialogo tra istituzioni e popolazioni nei campi Flegrei in passato non c'è mai stato: basti pensare che l'ultima esercitazione per il rischio vulcanico del Vesuvio, e non già dei campi Flegrei, risale a 6 anni addietro".