Si è conclusa Napoli-Juventus allo Stadio Maradona, partita valevole per la ventisettesima giornata della Serie A 2023-2024. Gli azzurri hanno vinto 2-1 al minuto 88 una gara colma di emozioni.

Napoli-Juventus, i voti del match

Di seguito i voti di Napoli-Juventus.

Napoli

Meret: 6. Graziato in ben tre occasioni da Vlahovic, ma il tutto esula dalla sua buona prova per il senso di sicurezza che trasmette al reparto, sia quando gioca la palla con i piedi che sull’uscita a pugni chiusi al 95’.

Di Lorenzo: 5,5. Cerca luce con giocate fin troppo pretenziose: dov'è finito il giocatore altruista e lucido che fino a poco fa ammiravamo?

Rrahmani: 7. Ritrova la propriocezione e con essa rispolvera quel signor difensore che con autorità affiancò Kim. Cerca la girata come nel 5-1, poi regge con onore sino al cambio. Eroico. (Dal 65' Ostigard: 6).

Juan Jesus: 7,5. La panchina di Reggio Emilia? Punitiva solo per chi ha da vendere titoloni. Il brasiliano è così: se sai rispettarne tempi di recupero e limiti naturali riesce anche a mettere la gamba che in extremis impedisce ai bianconeri di centrare la porta di Meret.

Olivera: 5. I primi 20' li passa cercando di capire dove effettivamente si trovi. Poi riesce anche a mettere in fila due o tre cose giuste... e si fa beffare da Chiesa.

Anguissa: 6. Superficiale a tal punto da vanificare gli attimi di strapotere. Nel complesso, però, è il frangiflutti che ci si aspettava da questa gara.

Lobotka: 7. Dammi solo tre parole: BANCO DI NAPOLI.

Traoré: 5,5. Il talento non basta: certi errori li paghi, certe scelte pesano. In primis il regalone fatto a Vlahovic, non sfruttato. (Dal 65' Zielinski: 5,5).

Politano: 5,5. Tremendamente molle.

Dal 65' Raspadori: 7. Copre, corre, si fa in quattro per onorare la causa. Infine si fionda da vero rapace nello scagliare il rete il pallone respinto da Szczezny sul rigore calciato da Osimhen. Guerriero

Osimhen: 6. Si prende gioco di Bremer con una nonchalance a tratti irritante. Per fortuna non riesce nell'impresa di distruggere quanto ben costruito, con l'ennesimo rigore rivedibile.

Kvaratskhelia: 7,5. Piedi sulla linea per strappare lungo i bordi: c'è tanto Zerocalcare nel Calzona che ha preso il georgiano e gli ha ridato licenza e libertà d'invenzione. (Dal 93' Lindstrom: SV).

Calzona: 8. Il suo Napoli è tutto nel gol di Raspadori: partire da lontano per arrivare, alla fine, prima di tutti. E in quella specie di palio c'è tutta l'essenza di chi, finalmente, può urlare al mondo le proprie ritrovate certezze.

Juventus

Szczesny: 5,5. Il tiro di Kvara è insidioso e beneficia di una piccola deviazione, ma un portiere come lui avrebbe potuto fare ben altro sul primo palo.

Alex Sandro: 6. La sua prestazione sufficiente fa notizia.

Bremer: 5,5. Passano gli anni, cambiano posizioni in classifica e stati di forma: l'unica costante è che Osimhen non riesce a tenerlo. Neanche tirandolo giù.

Rugani: 6,5. Non sa neanche lui come faccia a trovarsi titolare in un Napoli-Juventus e forse è questa la sua forza: il recupero palla in pressione su Traoré agli sgoccioli del primo tempo, nella trequarti avversaria, avrà causato più di un mancamento al povero Max Allegri.

Cambiaso: 6. Interscambiabile, un calciatore che faccia bene entrambe le fasi è giustamente tenuto in considerazione da Mister Allegri. Viene ammonito con una decina di minuti di ritardo e - probabilmente - di cartellini ne avrebbe meritato almeno un altro. (Dal 66' Weah: 6).

Miretti: 6,5. La voglia di strafare è figlia del poco spazio trovato in stagione. Rabbia canalizzata alla perfezione. (Dal 76' Nonge: 6).

Locatelli: 6. I preziosismi non donano luce ad una prova opaca.

Alcaraz: 5,5. Pressoché in ombra. (Dal 90' Milik: SV).

Iling Junior: 5,5. Poco lucido. (Dal 76' Nonge: 5). (Dal 90' Danilo: SV).

Chiesa: 7,5. Un anno fa si trovava contrapposto, inerme, ad un grandissimo Kvaratskhelia. Questa volta, per fortuna, non gioca nell'improbabile posizione di quinto di centrocampo. E non appena gli viene concessa la fascia la azzanna alla giugulare.

Vlahovic: 4,5. Un centravanti che in una partita fallisce CINQUE nitide occasioni deve fare mea culpa.

Allegri: 7. Gioca un gran calcio con una squadra rimpinguata di giovani e calciatori di medio valore: chapeau Max, le etichette ti stanno strette.


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