Ultima trasferta stagionale per il Napoli di Luciano Spalletti, prima della grande festa del 4 giugno - con consegna della Coppa Scudetto - contro la Sampdoria al Maradona. Avversario di turno il Bologna di Thiago Motta, che sarà privo di Orsolini per squalifica. Fuori anche Soriano, Soumaouro e Kyriakopoulos. Spalletti non potrà contare su Elmas (squalificato), Politano e Mario Rui (nuovo stop per lui). Recuperato Ndombele. Previso qualche cambio di formazione.

Partita non priva di motivazioni, visto che entrambe le squadre giocheranno per battere il proprio record personale di punti. Il Napoli punta forte a superare i 91 punti del 2018, mentre il Bologna punta a battere il miglior risultato dell'era Saputo.

Andiamo ad analizzare tatticamente come giocano i felsinei: 4-2-3-1 il modulo base di partenza, con costruzione dal basso tra portiere e i due centrali di difesa posizionati più larghi nell’area piccola. Diverse possibilità di uscita, con l’appoggio sul mediano (Schouten di solito) che si abbassa, o sui terzini, che restano molto aperti in fase di inizio azione. Quando gioca Arnautovic c’è anche l’opzione del lancio diretto per la punta austriaca, che ha ottime capacità nel proteggere palla e far salire la squadra. Thiago Motta fa giocare i suoi in modo molto fluido. Gli uomini in campo si muovono di continuo e – attraverso interscambi di posizioni - cercano di dare sempre una soluzione a chi ha il possesso. Tanti passaggi ravvicinati e verticalità di giocata anche da esterno ad esterno.

Citiamo qualche singolo: sulla destra ci sarà Posch, interessante terzino bravo in fase di spinta e prolifico dal punto di vista realizzativo. Servirà molta attenzione sulle palle inattive. In coppia con Schouten, l’argentino Dominguez è molto bravo nel posizionarsi tra le linee per dare un sostegno alla prima punta. Non male anche Ferguson, anche lui abile ad inserirsi in zona gol. Sul lato sinistro troveremo – molto probabilmente - Cambiaso: l’ex Genoa, in fase di possesso, giocherà molto dentro il campo, quasi da centrocampista aggiunto, lasciando campo libero a Barrow che potrà accentrarsi (giocata che fa abitualmente) o tentare l’uno contro uno. Dal lato opposto spazio per l’equilibratore Aebischer, vista la squalifica di Orsolini. Lo svizzero non è un vero e proprio esterno offensivo, quindi il suo lavoro sarà molto incentrato sulla fase passiva.

In fase di non possesso, il Bologna si difenderà sempre con il 4-2-3-1 o 4-5-1, creando compattezza, densità e portando tanti uomini a protezione della propria area, lasciando spazi dal limite. Il Napoli potrebbe beneficiare di questa situazione provando la carta del tiro da fuori. Probabile che i rossoblù lascino condurre palla ai costruttori partenopei fino a metà campo. Ci sarà una ricerca sistematica di marcatura sui movimenti in campo dell’avversario, ed anche in questo caso – smarcandosi con intelligenza tra le linee – gli azzurri potrebbero trarre grossi vantaggi.

Situazioni da corner: Motta posiziona 5/6 uomini davanti a Skorupski nell’area piccola + 2/3 in marcatura stretta in zona dischetto. Lo staff di Spalletti ha fatto provare ai ragazzi delle situazioni di gioco per liberare un terzo uomo (magari un dc) alle spalle delle marcature abituali. Possibile anche l'utilizzo del corner in movimento, riportando palla al limite dell'area per un tiro o un cross sul secondo palo.