Il Napoli si concede una pausa nella sua meravigliosa impresa, dritta comunque per il raggiungimento del suo principale obiettivo. Per la terza settimana consecutiva è la capolista ad aprire la giornata di serie A. Questa volta contro la Lazio di Maurizio Sarri, un ritorno al passato dell’allenatore toscano che, nel triennio 2015- 2018, portò gli azzurri a sfiorare più volte la vittoria di un trofeo. Oggi, da avversario lascia il segno:  1 a 0 il risultato finale a favore dei biancocelesti, e protagonista della serata Vecino.

Gli automatismi degli uomini di Luciano Spalletti, questa sera, hanno trovato una  Lazio ben disposta in campo, tecnicamente perfetta e attenta a non concedere troppo all’avversario, motivata soprattutto per il miglior piazzamento possibile per la prossima stagione delle coppe europee.

E’ consuetudine ormai che il Napoli si presenta con il solito 4-3-3, questa volta però caratterizzato dall’assenza di Mario Rui, un’assenza maturata a seguito dalla squalifica, la prima per gli azzurri da inizio campionato, ottenuta nel match di turno contro l’Empoli.

A difendere, quindi, Di Lorenzo, Kim, Rrahmani e Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski a centrocampo e il solito tris delle meraviglie ad occupare la parte offensiva.

Per la Lazio, invece, l’assente di turno è Casale, anch’egli per squalifica. L’attacco è affidato a Zaccagni, Anderson e Ciro Immobile, pronti a rallentare i passi dei partenopei; Luis Alberto, Vecino e Savic ad occupare il centrocampo e Romagnoli, rientrato dopo l’infortunio, Patric, Hysaj e Marusic davanti a Provedel per fare scudo contro gli attacchi del tridente Osimhen, Kvara e Lozano.

Fischio di Pairetto e comincia a rotolare il pallone al Maradona.

Un inizio piuttosto equilibrato. Squadre reattive e attente a non concedere nulla all’avversario. Subito un brivido al 5’ per il Napoli, con una deviazione e salvataggio sopra la traversa di Di Lorenzo che vale un gol, a seguito di un tiro di Vecino.

Nei primi 20 minuti di gioco si è notata una buona Lazio, ben strutturata e molto compatta, soprattutto a centrocampo. Il Napoli, invece, con qualche difficoltà nell’impostazione e propositività di gioco.

Al 25esimo gran tiro di Anguissa da fuori aria, ma Provedel alza sopra l’incrocio.

Il Napoli cerca di ritrovarsi nelle iniziative ma la Lazio, tecnicamente perfetta e ben organizzata, glielo impedisce.

Finisce il primo tempo e con gli azzurri che non riescono a finalizzare, ma i grandi meriti vanno sicuramente agli uomini di Maurizio Sarri che riescono ad addormentare la manovra dei padroni di casa.

Comincia la ripresa e il Napoli sembra aver alzato i giri del motore. Al 51esimo Kvara prova ad esplodere il destro dalla distanza ma trova una deviazione che manda la palla in calcio d’angolo. Nei primi 5 minuti di gioco la Lazio non riesce ad uscire dalla propria metà campo e il baricentro dei biancocelesti sembra notevolmente abbassato rispetto alla prima frazione di gioco.

Al 6’ punizione dal limite per gli azzurri ma il tiro di Kvara va sopra la traversa. Subito dopo Zielinski sfiora il palo con un fiondente da fuori area. I primi 20 minuti del secondo tempo sono stati caratterizzati da una predominanza degli uomini di mister Spalletti, con la Lazio stabilmente nella propria area di rigore in attesa della palla giusta per partire in contropiede.

Al 67’ Vecino gela il Maradona proprio nel miglior momento del Napoli. Gran tiro da fuori area che finisce nell’angolo desto di Meret; palla imparabile ed 1 a 0 per gli ospiti.

Il mister fiorentino cerca di correre ai ripari e fa entrare Elmas e Matteo Politano rispettivamente per Anguissa e Lozano. Dopo il gol subito il Napoli gioca a trazione anteriore con i 50mila del Maradona sempre pronti ad incitare i propri beniamini. Gli azzurri fanno il gioco e sfiorano il pareggio in diverse occasioni, prima con un tiro di Elmas e poi con Osimhen che, di testa, centra la traversa. Sulla stessa azione Provedel compie un vero miracolo su Kim che colpisce di testa. Gli azzurri continuano a macinare gioco rischiando anche azioni di contropiede ma il risultato non cambia.

Finisce 1 a 0 per la Lazio e, seppur momentanei, sono ancora 18 i punti di distacco dalla seconda classificata, una distanza che resta comunque abissale e lontana dai pensieri di chi spera ancora in una immaginaria rimonta.

Ciò nonostante, sventolii di bandiere azzurre e cori hanno comunque accompagnato i giocatori negli spogliatoi, tutti accumunati dalla certezza che una pausa, diventata più che legittima, possa tornare utile per raddrizzare il tiro.