Chiariello: “Il Napoli spero eviti la beffa della Conference League e non si qualifichi nelle coppe: una competizione simile creerebbe solo problemi”
Nel corso di ‘Campania Sport’ su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato la sconfitta del Napoli contro l’Atalanta nel suo editoriale: “L’Atalanta è venuta al Maradona con 6 cambi: Hien al posto di Djmsisti. Hien ha mangiato in testa a Osimhen, questo giocatore che ai tempi del Verona lo suggerivo come difensore centrale. Forse non era quello giusto per il Napoli? Forte, fisico, veloce, concentrato, ma non è un grande nome e quindi non si prende giustamente. Poi ha cambiato i quinti Hateboer e Zappacosta, imprendibili sulle fasce. Davanti alla confermatissima coppia che ha tutto, Ederson-De Roon, ha messo un tridente nuovo lasciando in panchina i titolari. Ha fatto giocare Pasalic, francobollo su Lobotka, Scamacca, Spalletti come fai non a portartelo? Scamacca oggi ha fatto la spesa per Pasqua, ha fatto il 2x1, si è mangiato Rrahmani e Juan Jesus, e ha messo Miranchuk. L’Atalanta ha fatto 6 cambi, pensando alla Coppa Italia, e ha vinto pensate un po’ 3-0. Migliore in campo del Napoli addirittura il portiere, se no era ancora peggio.
La stagione del Napoli, dopo 14 di coppe, si chiude qui, perché il Napoli in coppa non ci va. Ed evitatici almeno la beffa della Conference League, con l’ottavo posto in memoria del post-scudetto del 1990 quando finì in quella posizione e fu l’inizio della fine. Da lì ci fu un quindicennio devastante, prima man mano vendendo i prezzi pregiati dello scudetto, poi l’ultima luce con Lippi ed infine il baratro più assoluto. De Laurentiis rimane in sella e dovrà ricostruire dalle macerie tutto, perché questa non è una stagione disastrosa o fallimentare, è una stagione catastrofica! Da tutti i punti di vista. Tre allenatori non sono serviti a nulla, prima sconfitta in campionato per Calzona ma che gronda sangue. Adesso è inutile piangere sul latte versato. La stagione è stata impostata malissimo dal presidente in persona e i risultati sono stati catastrofici.
Le ultime partite servono a poco, ma a qualcosa di importante sì. Che non si azzardano più a farci vedere Juan Jesus e altri calciatori che sono fuori dal progetto del futuro. Parlo del calciatore Juan Jesus, non mi faccio prendere dalla mozione dei sentimenti. La vicenda che lo coinvolge con Acerbi ci fa sentire tutti Juan Jesus sul lato umano, ma qui stiamo parlando tecnicamente. Juan Jesus ha tutta la solidarietà del mondo, perché è evidente che con una sentenza giuridicamente perfetta è stata perpetrata un’ingiustizia, perché non sempre etica e diritto vanno a braccetto. Però valutiamo il campo, da oggi in poi in queste 8 partite io voglio capire che siano Natan, Cajuste, Lindstrom, non quello ectoplasma che stiamo vedendo in campo ogni spezzone di partita, Ngonge, Traoré. Perché l’ultimo errore, quello più grande, è stato fatto a gennaio quando il Napoli prende un utile Mazzocchi, un forte giocatore come Ngonge, che può essere un buon investimento. Ma dopo fa solo errori clamorosi: prende Dendoncker, che non serve a niente, e scommette su un giocatore che è fermo praticamente da un anno. Traoré, che può costare 25mln, quando c’ha in casa Gaetano e lo mandi vai, quando c’ha la possibilità di investire su giocatori veri e forti. Al Napoli a gennaio serviva un difensore centrale e un centrocampista forti. Tutto hanno preso, tranne un difensore e un centrocampista, forti, pronti e affidabili. Ha fatto l’esperimento: ‘Vediamo se Traorè vale il riscatto’, ma l’esperimento lo fai nelle ultime 8 partite quando se fuori da tutto non quando sei in gioco per tutto. Ma che campagna acquisti è! Roba da matti, hai sbagliato un’estate e risbagli d’inverno. Non era certo Traoré che ti poteva far fare il salto di qualità, era una scommessa che oggi stai perdendo. Oggi è stato inesistente, si è rivisto Zielinski, ci sono tre categorie di livello tra i due.
Insomma la stagione è finita. Speriamo che il Napoli non arrivi nella posizione buona per la Conference League, per poter di dire siamo di nuovo nelle coppe. Perché la Conference darà solo problemi nella prossima stagione. Adesso De Laurentiis deve annunciare il direttore sportivo, nell’arco di un mese l’allenatore su cui costruire il progetto adesso! E anche sul centro sportivo ci deve dare dei chiarimenti adesso, perché gli altri (vedi la Fit a Bagnoli) si stanno muovendo velocemente. Non parlerò proprio dello stadio, che non mi interessa, ma il futuro del Napoli passa dal direttore sportivo, dall’allenatore, dal centro sportivo e dal rifare completamente una squadra, che in questo momento porta indegnamente lo scudetto sul petto”.