Il Napoli non va oltre l’1-1 contro il Genoa, un pareggio che non serve affatto per il raggiungimento del quarto o del quinto posto. Un disastro, dal quale la squadra si salva parzialmente la faccia solo grazie al gol di Ngonge allo scadere.

Qualcuno salvi il Napoli. Da Mazzarri, chiamato da buon amico per dare una mano, ma una mano non la sta dando, anzi: è riuscito nell’impresa di fare peggio di colui che ha sostituito, facendo sprofondare gli azzurri in classifica. Se ventinove punti in meno rispetto allo scorso anno sono un’enormità ingiusta da confrontare, i sei punti di ritardo dal duo Bologna-Atalanta sono inaccettabili.

Qualcuno salvi il Napoli da De Laurentiis, che di scelte sbagliate ne ha fatte fin troppe dall’inizio della stagione e continua a farle. Come quella di tenere ancora in panchina colui il quale ha definito amico, nonostante un cammino fatto più da inciampi che da momenti memorabili. Frettoloso talvolta nelle sue prese di posizione, tardivo in altre. Se un terzo allenatore in stagione sarebbe troppo per l’immagine della società, chissà invece cosa potrebbe essere una squadra detentrice del titolo che si ritrova a lottare per non terminare nella parte destra della classifica.

Qualcuno che possa salvare il Napoli, adesso, parrebbe non ci sia. Non resta quindi che affidarsi a un qualcosa: che sia la sorte, o la malasorte degli avversari, oppure un asteroide che blocchi questo scempio di stagione. Soltanto così l’immagine del Napoli potrebbe salvarsi. Soltanto così, questa stagione avrebbe anche dei risvolti “comici”, al cospetto del momento tragico che sta attraversando.

Adesso è più nera della mezzanotte, ancore di salvataggio, all’orizzonte, non se ne vedono.


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