Termina 2-2 la sfida valevole per la 37esima giornata tra Bologna e Napoli al Dall’Ara, con gli emiliani che allungano a 7 i risultati utili consecutivi casalinghi, e fermano il Napoli che con questo pareggio sarà impossibilitato a chiudere la stagione con un nuovo record di punti del club, che continuerà ad appartenere alla squadra di Sarri della stagione 2017/18.

Andiamo ora ad analizzare il match attraverso i numeri dei protagonisti in campo.

Il Bologna scende in campo con il 4231, difesa composta da Posch e Cambiaso sugli esterni, Lucumí e Bonifazi al centro. A centrocampo Schouten e Dominguez davanti la difesa, Ferguson sulla trequarti, sugli esterni Aebischer e Barrow, prima e unica punta, Marko Arnautovic. In fase di possesso la difesa passa a 3 con Posch che si accentra, più avanzato però rispetto agli altri due centrali, a sinistra Cambiaso si alza al fianco di Schouten in regia, Dominguez e Ferguson sulle mezz’ali, l’attacco rimane invariato. In fase difensiva 451, a centrocampo Schouten mediano davanti la difesa, linea a 4 sulla metà campo con Barrow ed Aebischer in ripiego, Arnautovic unico riferimento offensivo.

Il Napoli scende in campo con il 433, tra i pali Gollini, sugli esterni Bereszynski e Olivera, Kim e Rrahmani centrali. Centrocampo formato da Lobotka in regia, Zielinski e Anguissa al suo fianco, in attacco Kvaratskhelia, Osimhen e la sorpresa Zerbin, appena la seconda presenza stagionale dal primo minuto. In fase offensiva terzini alti e dentro il campo, Anguissa al fianco di Lobotka e Zielinski più avanzato sul centro sinistra, in attacco esterni molto larghi. In fase di non possesso linea a 4 difensiva, Lobotka con Anguissa e Zerbin sulla metà campo, a sinistra Zielinski e Kvaratskhelia più avanzati per portare il pressing insieme ad Osimhen.

Il match

Il match è stato equilibrato, con una prima frazione favorevole agli ospiti, in cui il Bologna non è riuscito a creare pericoli offensivi, tirando 2 volte in porta e chiudendo i primi 45 minuti con 0.26 xG, al contrario il Napoli, anche favorito dal grave errore di Skorupski, è partito meglio, 0.81 xG, 4 conclusioni in porta, 2 grandi occasioni create, 225 passaggi riusciti (88%). Nel secondo tempo il match diventa più divertente, con le due squadre che si allungano e trovano maggiore continuità nel palleggio in verticale sfruttando gli spazi, gli emiliani crescono notevolmente, 1.67 xG, 13 conclusioni totali, 4 nello specchio, 3 grandi occasioni create e 196 passaggi riusciti (85%), la squadra di Spalletti nonostante il doppio vantaggio trovato a inizio ripresa, si è disunita, anche complici sostituzioni a metà secondo tempo con le seconde linee in campo.

Tra le chiavi del match, è da sottolineare l’utilizzo di Motta della propria catena di sinistra, in particolare con Dominguez, il migliore in campo del Bologna. L’argentino è partito al fianco di Schouten nel centrocampo a 2 per poi in fase di costruzione andare sulla mezz’ala sinistra, andando ad attaccare la zona più scoperta della squadra avversaria, Anguissa infatti in fase di non possesso ha giocato maggiormente sulla sinistra, e Bereszynski a destra in fase di ripiego non riesce a dare le stesse garanzie del compagno di reparto, Di Lorenzo. Il numero 8 rossoblu ha chiuso il match con 77 tocchi, 90% di precisione, 5 passaggi chiave, 3 palle lunghe riuscite (su 4), 1 grande occasione creata, 8 contrasti vinti (su 12) e il 100% dei duelli vinti di testa. Sempre sulla destra ad avere la meglio è stato Cambiaso ai danni del giovane Zerbin, il prodotto della primavera del Napoli ha giocato una partita inconsistente dal punto di vista offensivo, faticando nell’uno contro uno e lasciando tanto campo a disposizione per le ripartenze, 1 dribbling riuscito (su 4), 47 tocchi, 74% di precisione, nessuna occasione creata e 5 contrasti vinti (su 14). 

Come ribadito anche da Spalletti in conferenza stampa post partita, a mettere in seria difficoltà il Napoli dal punto di vista del palleggio, la scelta di Thiago Motta del doppio play, mentre Dominguez e Ferguson però in fase di non possesso erano più alti in pressing su Lobotka, davanti la difesa Schouten si è occupato di chiudere gli spazi per i possibili tagli di Zielinski o Kvaratskhelia dalla sinistra, così facendo l’allenatore del Bologna ha formato una doppia linea a metà campo, che con l’aggiunta di Aebischer che partito da ala offensiva poi si è accentrato, ha creato grande densità in zona palla. Le difficoltà si evincono dalla partita di Lobotka, lo slovacco ha toccato 51 palloni (69 la media stagionale), 95% la precisione ma nessun passaggio chiave proprio per la fatica nel trovare verticalità. Il giocatore più pericoloso per quanto riguarda gli azzurri sulla metà campo è stato Zielinski, il polacco ha attaccato prevalentemente il lato di Aebischer e Posch, autore di una brutta partita, e ha trovato maggiore libertà viste le attenzioni concesse a Kvaratskhelia da parte di Schouten che insieme a Aebischer creavano costanti raddoppi sul georgiano, che comunque grazie alle sue grandi capacità tecniche ne è uscito con un’occasione creata e 4 dribbling riusciti, il numero 20 invece ha chiuso il match con 55 tocchi, 91% di precisione, 3 passaggi chiave, 1 grande opportunità creata e il 100% del lanci lunghi riusciti.

Assenza importante quella di Di Lorenzo, non solo in fase difensiva ma soprattutto in quella offensiva, il capitano del Napoli è solito creare continue sovrapposizioni o entrare dentro il campo per scambiare con Anguissa più alto, la sua assenza ha costretto Anguissa a stare più basso in copertura e quindi di avere meno fisicità negli ultimi metri, tanta la fatica del Napoli infatti a tenere palla in avanti e a trovare sponde per gli esterni, Bologna da questo punto di vista facilitato nella costruzione, inoltre a perdere anche la qualità sulla trequarti, dove solitamente Di Lorenzo riesce a smistare diversi palloni per gli inserimenti degli esterni o della punta, nella partita di ieri invece il migliore in quella zona di campo è stato Rrahmani, con 11 passaggi riusciti.

Man of the match 

Autore di una doppietta e sempre più vicino al titolo di capocannoniere della stagione 2022/23 di Serie A con 25 gol all’attivo, Victor Osimhen è autore di un’ottima prestazione, un po’ slegato dalla squadra, anche per merito della grande densità davanti la difesa degli avversari, ma prova contraddistinta dalla solita cattiveria in area e dai movimenti sempre pericolosi alle spalle della difesa avversaria, come nell’occasione della seconda rete. Per lui 2 gol segnati, 1 occasione creata, 5 conclusioni, 2 in porta, 19 tocchi, 50% di precisione, 1 passaggio chiave, 1 recupero.