Dopo l'importante vittoria all'esordio in Champions contro il Braga, con la squadra che tuttavia non ha convinto appieno sotto il profilo della prestazione, il Napoli si rituffa in campionato con l'obiettivo di centrare i tre punti dopo il ko con la Lazio ed il pari di Genoa. Trasferta non facile in casa del Bologna, squadra ben allenata da Thiago Motta e con trame di gioco davvero interessanti. Garcia ha annunciato dei cambi di formazione: fuori Rrhamani e Juan Jesus per infortunio, pronto il debutto da titolare di Natan? Scalpitano anche Lindstrom e Raspadori.

Come gioca il Bologna di Thiago Motta

Modulo di gioco: 4-2-3-1 (fase di possesso), 4-5-1/4-1-4-1 (fase di non possesso). Il Bologna è una squadra organizzata e che gioca un bel calcio. Si vede la mano del tecnico. Palleggio veloce, movimenti senza palla, esterni dentro il campo e sovrapposizioni dei terzini al cross. Il Napoli dovrà essere bravo a limitare tutte queste caratteristiche. In costruzione, i rossoblù hanno due modalità di uscita: la prima prevede lo scarico diretto sulla prima punta o sui trequarti, nella seconda - invece - sarà un centrale difensivo ad iniziare la manovra con l’aiuto di un mediano che andrà ad abbassarsi. Lo svizzero Aebischer è il centrocampista maggiormente indicato a svolgere questo ruolo, ma non è l’unico. Molto spesso troveremo anche il terzino sinistro Kristiansen in quella zona, un continuo dell’esperimento iniziato lo scorso anno con Cambiaso. Possibile anche la costruzione a tre proprio con Kristiansen (attenzione ai suoi cross) più alto sulla linea di metà campo, con conseguente scivolamento di Lucumi da difensore centrale a terzino sinistro. La coppia di mediani dovrebbe essere formata da Aebischer e Moro, quest’ultimo molto abile negli inserimenti offensivi, ma occhio a non scartare la soluzione Freuler, un profilo di quantità da utilizzare per schermare la prima costruzione azzurra.

Dietro la prima punta Zirkzee, calciatore valido tecnicamente, bravo anche nella protezione del pallone spalle alla porta e nel far salire la squadra, spazio per tre uomini: lo svizzero Ndoye sulla destra, esterno dalla buonissima velocità ed efficiente nei tagli verso l’interno. Le alternative sono Orsolini e Saelemaekers, che hanno nelle proprie corde il rientro sul piede mancino come giocata principale. Da trequartista, molto spesso accanto alla prima punta, dovrebbe agire Ferguson, calciatore forte di testa e molto attento ad aiutare in fase difensiva. Sulla sinistra spazio al talento di Karlsson. L’ex Az Alkmaar dispone di grande tecnica individuale e rapidità di passo. Occhio al suo importante tiro dalla distanza, dopo rientro sul piede forte, azione che compie costantemente. Lo svedese ama svariare su tutto il versante offensivo, andando a posizionarsi spesso tra le linee. Questa è una costante del Bologna targato Thiago Motta: movimenti continui, tanta imprevedibilità e concessione di pochi punti di riferimento all’avversario soprattutto in zona offensiva.

Fase di non possesso e palle inattive: il Bologna difenderà con il 4-5-1/4-1-4-1. E’ una squadra che alterna fasi di pressing alto a momenti di attesa nella propria metà campo con i reparti stretti e compatti. Previste marcature uomo su uomo in ogni zona del campo. Calci d’angolo a favore: con palla a rientrare 6 uomini in area piccola e ricerca del secondo palo; con palla ad uscire trenino di 5 calciatori in zona dischetto più 1 in attacco sul primo palo. Calci d’angolo contro: 5 uomini disposti in area piccola più altri 3 ad uomo. Il Napoli potrebbe decidere di piazzare 2 calciatori in area piccola, portando a 6 il numero di difendenti rossoblù nell'area piccola, ottenendo così la superiorità numerica (3 contro 2) al centro dell’area.

Le soluzioni di Rudi Garcia

Gli azzurri dovranno essere bravi nella ricerca della verticalità immediata per superare la prima linea di pressing rossoblù. L’obiettivo sarà quello di tirare fuori Beukema e Lucumi, che attaccano sempre in modo aggressivo sull’uomo, per crearsi degli spazi alle spalle attraverso combinazioni veloci. Per fare questo servirà un grande lavoro di Victor Osimhen. Occhio anche alle ripartenze veloci. Il Bologna porterà tanti uomini in fase offensiva, quindi se dovesse perdere palla in zone alte di campo potrebbe ritrovarsi in seria difficoltà. Sarà importante dunque sfruttare l'inerzia del match a proprio favore. Gli episodi possono essere decisivi in un modo e nell'altro. Il Napoli in questo momento è alla ricerca di equilibri. Contro i felsinei è importante tenere bene il campo e la gestione degli spazi tra le linee.