Juan Jesus: la nuova grande occasione del brasiliano
Mancano poche ore a Genoa-Napoli, gara della diciassettesima giornata della Serie A Enilive 2024-2025; c'è grande attenzione sulla probabile titolarità di Juan Jesus che sarà chiamato all'ardua sostituzione di Alessandro Buongiorno. Ne parla oggi il Mattino.
Cosa dice il Mattino in edicola su Juan Jesus
"Una nuova chance. La prima alternativa. L’occasione del riscatto. E magari anche una possibile cartolina da affrancare sul futuro. Il brasiliano Juan Jesus torna a far coppia con Rrahamani per blindare la retroguardia del Napoli e provare a non far rimpiangere l’infortunato Buongiorno, chiudendo a doppia mandata la porta di Meret. È il compito che Conte ha affidato da oggi - e non soltanto da oggi - al brasiliano che giocherà titolare contro il Genoa a Marassi nel match valevole per la 17esima giornata del campionato di massima serie".
IL SESTO UOMO
“ Nel basket si chiama il sesto uomo, per Conte JJ è la prima soluzione in caso di forfait di uno dei due centrali titolari in forza al Napoli. Il tecnico lo ha detto a chiare lettere ieri in conferenza stampa e prima - molto prima - lo aveva ribadito senza mezzi termini al diretto interessato. Fedele al suo stile, insomma. L’assenza di Buongiorno gli ha spalancato le porte dell’undici base. Esattamente come già capitato proprio all’alba del campionato. Il difensore sudamericano infatti, 33 anni, un contratto in scadenza a giugno, torna titolare a distanza di quattro mesi dall’ultima volta che è coincisa anche con l’esordio horror in campionato (di tutta la squadra, intendiamoci) a Verona contro l’Hellas. Da allora, Juan Jesus è stato impiegato soltanto nelle due gare di coppa Italia contro il Palermo (mettendo a segno anche una rete nel pokerissimo al Maradona contro i rosanero) e all’Olimpico con la Lazio. Poi soltanto tanta panchina, ma anche un ruolo di veterano nello spogliatoio. Al Ferraris, il difensore brasiliano tornerà a far coppia con Rrahamani con l’augurio che possa bissare non tanto quello che aveva fatto lo scorso anno (nella stagione anonima del decimo posto tanto per intenderci), ma soprattutto nelle volte in cui era stato chiamato in causa da Spalletti nella splendida cavalcata coincisa con la conquista del terzo scudetto per sostituire soprattutto il coreano Kim. Anche allora, infatti, JJ ha rappresentato la prima alternativa alla collaudata coppia di difensori centrali, dimostrando spesso di cavarsela egregiamente senza far rimpiangere più di tanto l’assenza di uno dei due titolari del pacchetto arretrato. Fin troppo evidente che quando schemi, meccanismi, rodaggi e coperture (preventive) si fanno bene (per non dire alla perfezione) le prestazioni dei singoli sono destinate a levitare”.
KVARA E L’OTTOVOLANTE
“Oggi pomeriggio a Marassi, l’ex difensore dell’Inter avrà il compito di mettere la museruola agli attaccanti del Grifone i cui artigli, a dire il vero, non sono poi così affilati (il reparto offensivo del Genoa con appena 13 reti all’attivo è il peggiore del campionato, subito dopo quello del Lecce fermo a quota 10). Al Ferraris non ci sarà soltanto il ritorno di JJ, ma anche il rientro di Kvaratskhelia. Il georgiano ha smaltito in tempo record l’infortunio al ginocchio destro patito con la Lazio in campionato ed ieri ha superato anche il provino durante la seduta di rifinitura a Castel Volturno. Kvara, dunque, è riuscito a strappare una convocazione last minute, ma partirà comunque dalla panchina per evitare pericolose ricadute. Probabile che Conte possa regalargli qualche scampolo di partita nel finale se fosse necessario. Al suo posto, sul binario di sinistra, giocherà Neres. Il brasiliano, ex Benfica, si è guadagnato comunque la conferma grazie alla prestazione monstre di sabato scorso a Udine che ha consentito al Napoli di conquistare il settimo risultato utile di fila in trasferta. Oggi su punta a salire sull’ottovolante. Per farlo ci si affida anche a chi sembra avere un conto aperto con il Grifo. Romelu Lukaku è una sentenza contro il Genoa, la sua vittima preferita in serie A a cui ha segnato qualcosa come 7 reti in appena sei gare. Anche in questo caso c’è da salire sull’ottovolante”: