Asset ed ambizioni: un occhio al Milan
Club attualmente campione d’Italia e gestione sostenibile rendono il Milan un club sicuramente interessante nel panorama nazionale: i rossoneri infatti con la vecchia proprietà prima (il Fondo Elliot) e con l’attuale gestione adesso (il fondo Red Bird) stanno proseguendo una politica di abbattimento dei costi, di sostenibilità e di investimento in calciatori giovani.
Una politica che ha portato i rossoneri a tornare sul tetto d’Italia undici anni dopo l’ultima volta ponendo fine ad un decennio avaro di trofei (fatta eccezione per la supercoppa italiana del 2016).
I rossoneri sicuramente sono un modello da seguire, anche se come è noto nel mondo dello sport non è assolutamente facile confermarsi sempre al vertice ed il Milan sta assolutamente confermando questo assunto: i rossoneri infatti nel mese di gennaio hanno dilapidato un campionato tutto sommato buono che gli consentiva di essere in scia al Napoli, sono stati eliminati dalla Coppa Italia per mano del Torino e sono attualmente quinti, fuori dalla zona Champions.
Sul campo ci sono segnali di ripresa visto che i rossoneri hanno ottenuto due vittorie di fila contro Torino e Tottenham,fuori dal campo invece il Milan, pur avendo comunque tanti giocatori di valore giovani, deve sbrogliare molte situazioni.
A giugno infatti scadranno ben 7 giocatori: il primo è Tatarusanu, vice Maignan sulla carta ma nei fatti titolare di questa stagione, il rumeno ha 37 anni e difficilmente rinnoverà con i rossoneri che sembrano aver chiuso il tesseramento di Marco Sportiello, attualmente in forza all’Atalanta.
In giugno scadono anche i due centravanti over 36 Giroud ed Ibrahimovic: il vice/campione del mondo è in trattativa per il rinnovo, la leggenda svedese invece dovrebbe salutare Milano a fine campionato (e chissà se non saluti anche il calcio).
Il Milan in giugno deve decidere anche che cosa fare con Dest e Vranckx, due giocatori non troppo utilizzati, che però possono essere riscattati dal club rossonero rispettivamente per 20 e 12 milioni.
La situazione più spinosa però è quella relativa a Brahim Diaz: il giovane spagnolo infatti può essere riscattato dal Milan per 23 milioni, ma il Real Madrid può esercitare il controriscatto per 27 milioni; lo spagnolo è un fedelissimo di Pioli e la sua eventuale non conferma dovrebbe poi essere ammortizzata sul mercato.
La situazione più spinosa in assoluto però riguarda Rafa Leao, MVP della scorsa serie A e giocatore di assoluto ed indiscusso valore: il contratto del portoghese scade nel giugno del 2024 e qualora entro fine campionato non si dovesse giungere ad un accordo il Milan sarebbe costretto o ad implementare la sua offerta raggiungendo un accordo col calciatore oppure venderlo poiché difficilmente i rossoneri dopo aver perso nel recente passato Calahnoglu, Donnarumma e Kessie a parametro zero possono permettersi di fare altrettanto con Leao, anche perché il suo valore di mercato è probabilmente vicino alla tripla cifra.
La situazione rossonera nel complesso è comunque buona, anche se ci sono situazioni spinose da risolvere come quella di Leao e decisioni da prendere come nel caso di Giroud, Dest, Vranckx e Diaz; i rossoneri inoltre hanno rinnovato in questa stagione il tecnico Pioli fino al 2025 ad una cifra importante (4.2+bonus) facendo chiarezza sul progetto tecnico-tattico che si svilupperà col tecnico di Parma.
I rossoneri ora come ora devono però assolutamente rientrare nelle prime 4 posizioni, dato che un’annata senza Champions sarebbe devastante a livello sportivo e soprattutto tragica a livello economico; nella Champions in corso i rossoneri dovranno andare più avanti possibile, ben consapevoli di aver centrato l’obiettivo di tornare nelle prime 16 d’Europa.
L’andata è finita 1-0 ed il Tottenham di Conte non sembra assolutamente irresistibile, ma comunque essendo una squadra di Premier va sempre temuta è rispettata, ma i rossoneri possono passare il turno e tornare tra le prime 8 d’Europa 11 anni dopo l’ultima volta.