Napoli-Milan: gli azzurri provano a rompere il tabù rossonero

Manca sempre meno a Napoli-Milan, gara valida per la trentesima giornata della Serie A. Il Corriere dello Sport fa il punto della situazione.
Napoli-Milan: gli azzurri non vincono dal 2018
Sono passati quasi sette anni e il Napoli ha visto passare tanti giocatori di talento come Mertens, Koulibaly, Insigne, Osimhen, Kvara, Gattuso e, soprattutto, Spalletti, con lo scudetto a portata di mano e una squadra praticamente inarrestabile. Tanti campioni sono venuti e andati, e con loro anche il tempo, troppo tempo. Eppure, l’unico che non si è mai scomposto è stato il Milan. Il Diavolo, infatti, è rimasto imbattuto nelle ultime sei partite giocate al Maradona, con tre sconfitte e tre pareggi tra campionato e Champions. L’ultima vittoria del Napoli contro il Milan in casa risale al 25 agosto 2018: un 3-2 sofferto, con una doppietta di Callejón e un gol di Dries, che ribaltarono il 2-0 iniziale firmato Bonaventura e Calabria. All’epoca in panchina c’era Ancelotti e lo stadio si chiamava ancora San Paolo. Un ricordo ben preciso.
Oggi, la missione della squadra di Conte si fa ancora più importante, non solo per il prestigio, non per eguagliare quello che fece Carlo Ancelotti o i campioni come Hamsik, che oggi sono tutti altrove, tranne Meret che, in quell’occasione, era infortunato e in tribuna a guardare. No, il vero obiettivo è che il Napoli sta lottando per lo scudetto e non può permettersi di perdere altro terreno, come confermato dalle sconfitte contro Venezia e Atalanta-Inter. Non è solo una questione calcistica, ma anche una questione pratica: il Maradona, da quando è stato ribattezzato così, non ha mai visto il Napoli trionfare contro il Milan. Il Diavolo è ancora una sfida da superare.

Anguissa ed Olivera: il punto sui loro rientri
Anguissa e Olivera sono attesi oggi al centro sportivo di Castel Volturno per iniziare una preparazione intensiva in vista della partita di domenica contro il Milan al Maradona. Entrambi sono reduci dagli impegni con le loro nazionali, l’ultimo di questo ciclo di qualificazioni al Mondiale: il Camerun di Anguissa ha battuto la Libia, ma lui è rimasto in panchina, dopo aver saltato anche il primo match contro Eswatini; l’Uruguay di Olivera ha pareggiato contro la Bolivia a El Alto, a 4.150 metri di altitudine, e lui ha giocato 56 minuti, dopo aver disputato tutta la partita contro l’Argentina. Una trasferta complicata e ad altissima quota, che dovranno cercare di smaltire velocemente in vista del Milan.