Pozzuoli, Manzoni contro il PD: “Neanche una chiamata per il bradisismo”
È stata rovente la scorsa seduta del Consiglio Comunale di Pozzuoli, che ha visto contrapporsi la consigliera d’opposizione Marzia Del Vaglio al sindaco Luigi Manzoni. La giovane esponente della coalizione guidata dall’ex primo cittadino Vincenzo Figliolia, infatti, aveva attaccato la giunta per aver conferito l’incarico di assessora alle politiche sociali a Sabrina Sifo, animatrice in passato di manifestazioni di segno politico di destra e candidata per Fratelli d’Italia alle ultime elezioni amministrative di Napoli.
Per comprendere tutta la delicatezza della questione, però, va precisato che sia Del Vaglio che Manzoni sono esponenti del Partito Democratico, solo che la prima si trova in minoranza in quanto i Dem puteolani si sono presentati spaccati alle elezioni comunali del 2022. Inoltre, ad aver inasprito questa “guerra civile” locale, c’è stato il congresso nazionale che ha visto Manzoni schierato per la mozione Bonaccini e Del Vaglio per quella Schlein (conquistando, così, un posto nell’assemblea Pd).
Manzoni contro il Pd: “Nessuna chiamata per affrontare il tema bradisismo”
Alle critiche di Del Vaglio, il sindaco Manzoni ha replicato pronunciando le seguenti parole: «Oggi ci preoccupiamo di quello che dice il mio partito su un assessore presente in giunta, ma vorrei sapere dov’è il mio Pd in questa fase delicata per la città. Tutto l’arco costituzionale, dai Verdi, a Fratelli d’Italia e ai Cinque Stelle, che ringrazio, ha avuto la sensibilità di chiamare non solo il sindaco di Pozzuoli, ma tutti i sindaci dell’area flegrea. Ad eccezione dell’onorevole Speranza, che mi chiama tutti i giorni, ci sono deputati del Partito Democratico che non hanno avuto nemmeno la delicatezza di fare una telefonata al sindaco di Pozzuoli rispetto al fenomeno del bradisismo. È da vergognarsi e lo dirò in tutte le sedi».
Il riferimento, chiaro, è a Marco Sarracino, parlamentare vicino politicamente alla consigliera Del Vaglio ed ex segretario metropolitano dei Dem. Prosegue infatti Manzoni: «Sono state presentate addirittura interrogazioni sul tema senza sapere di cosa si parla e senza interloquire con i sindaci della zona [...]. Questi sono i temi che dobbiamo affrontare nel Partito Democratico se il Pd vuole ergersi a leaderdship nel centrosinistra». Parole durissime verso il Pd da parte di un suo esponente di peso, ma viene da chiedersi se sia opportuno utilizzare un tema cruciale quale è l’intensificarsi dei fenomeni di bradisismo per una polemica tutta politica, laddove occorrerebbero unità di intenti e collaborazione da parte delle istituzioni.
Inoltre, la candidatura in autonomia di Manzoni rispetto alle indicazioni del suo partito, unitamente all’ingresso in giunta di Sabrina Sifo, possono aver obiettivamente creato degli imbarazzi presso il Pd nazionale e, nello specifico, verso l’On. Sarracino, che della lotta agli accordi con ex esponenti del centrodestra ha sempre fatto una sua bandieea. Dal canto di Manzoni, però, va detto che già la maggioranza che nella scorsa legislatura sosteneva Figliolia (e di cui Del Vaglio era parte) aveva allargato disinvoltamente il proprio perimetro a diversi transfughi del centrodestra puteolano.