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Consultazione al VAR
Consultazione al VAR

Cos'è il Football Video Support (FVS)

L’IFAB, l’organo che regola le norme del calcio, ha recentemente approvato l’ampliamento della sperimentazione del Football Video Support (FVS), una tecnologia concepita come una versione semplificata e meno costosa del VAR. Questo sistema è pensato per i campionati con risorse limitate che non possono permettersi investimenti significativi. Tra le principali novità, il FVS consente agli allenatori di richiedere un controllo delle decisioni arbitrali attraverso una revisione a bordo campo.

Dove sarà sperimentato il FVS

La sperimentazione del FVS è prevista in eventi di rilievo come i Mondiali femminili Under 20 e Under 17. L’Italia potrebbe essere tra le nazioni selezionate per testare questo nuovo sistema, con il presidente della Lega Serie C, Matteo Marani, che ha già espresso interesse per la sua adozione. Questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta per le leghe minori, offrendo un’alternativa tecnologica accessibile e funzionale.

Caratteristiche tecniche del FVS

A differenza del VAR, il FVS utilizza un numero ridotto di telecamere, solitamente quattro o cinque, per monitorare gli eventi di gioco. La revisione delle azioni contestate è affidata esclusivamente all’arbitro, senza il supporto di assistenti video. Questo sistema, seppur limitato, consente un "on field review" che garantisce maggiore trasparenza in situazioni di gioco controverse, sebbene non abbia la stessa precisione del VAR in decisioni come il fuorigioco.

Aspettative e limiti del FVS

Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitri FIFA, ha sottolineato che il FVS non deve essere equiparato al VAR in termini di capacità e aspettative. Il numero limitato di telecamere comporta inevitabili restrizioni, soprattutto in situazioni che richiedono precisione millimetrica. Nonostante ciò, l’introduzione di questa tecnologia rappresenta un passo avanti per rendere più equo il gioco nei contesti meno strutturati, con un impatto che sarà valutato attentamente al termine della sperimentazione.

Pierluigi Collina, Corriere
Pierluigi Collina, Corriere

 


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