Del Piero presidente FIGC? Il calcio italiano ha bisogno di manager
Il calcio italiano ha bisogno di imprenditori, di manager e non di figure nostalgiche legate a filo doppio a un passato torbido e che dovrebbe essere riposto nel cassetto dei ricordi indesiderati.
Chissà se dopo aver visto la soporifera Milan-Juventus, nella splendida cornice di un Meazza stracolmo, l’AD della Serie A Luigi De Siervo creda ancora che siano gli stadi il vero gap con la Premier inglese.
Una partita degna della nuova proposta di DAZN: 3 mesi ad un prezzo in stile “pezzotto”. Il tutto in barba agli onesti abbonati che pochi mesi fa hanno sottoscritto proposte a prezzi decuplicati.
Europei 2032: serve una rivoluzione infrastrutturale
E' vero che certe dichiarazioni sono figlie di questo particolare momento, con gli Europei 2032 a fare da volano a una rivoluzione infrastrutturale più volte rimandata e che nonostante tutto tarda a decollare. Ma la sensazione è che i risultati ottenuti negli ultimi anni in campo internazionale, abbiano convinto qualcuno che i club italiani e a traino l’intero movimento, stessero vivendo il loro Rinascimento. Lo stesso errore vissuto nel 2006, quando la vittoria del Mondiale ridimensionò mediaticamente il terremoto Calciopoli.
L'ex Juventus Del Piero futuro presidente della FIGC?
E a tal proposito, sono sempre più insistenti le voci che vorrebbero Alessandro Del Piero come candidato alla presidenza della FIGC. L’ennesimo testimonial del “brand da tutelare”. Grande campione in campo, il cui nome però resta comunque legato a una delle pagine più nere del nostro calcio. Bandiera di un club con il quale ha attraversato una serie di scandali: dai prescritti reati legati al doping, fino agli scudetti revocati.
Il calcio italiano ha bisogno di imprenditori, di manager e non di figure nostalgiche legate a filo doppio a un passato torbido e che dovrebbe essere riposto nel cassetto dei ricordi indesiderati.