Arbitri e Var dei match tra Napoli e Milan premiati con la finale di Champions

La UEFA ha appena annunciato la squadra arbitrale che dirigerà la finale 2023 della Champions League, che vedrà Inter e Manchester City sfidarsi ad Istanbul il 10 Giugno.

Il match sarà arbitrato dal polacco Szymon Marciniak ed il quarto uomo sarà Istvan Kovacs, si proprio lui, l’arbitro rumeno autore dello scellerato arbitraggio di Milan-Napoli che condizionò la partita e compromise la qualificazione degli azzurri al turno successivo.

Ricordiamo che Kovacs fu protagonista in negativo per non aver ammonito Leao dopo aver fatto a pezzi la bandierina, per una gestione dei cartellini alquanto bizzarra, compresi i due gialli sventolati a Di Lorenzo e Kim (che diffidato salterà il ritorno), ma anche per l’espulsione di Anguissa che aveva lasciato diverse perplessità.

È dunque quantomeno curiosa questa assegnazione, dato che il criterio di scelta dovrebbe presumibilmente premiare i migliori esponenti della classe arbitrale europea. Risulta difficile pensare che per il match di cartello dell’intera stagione non siano stati tenuti in considerazione i precedenti arbitraggi.

Ma, d’altronde, anche lo stesso Marciniak non è stato impeccabile in questa stagione. Lo ricordiamo infatti per il quarto di ritorno sempre tra Napoli e Milan, in cui, all’arbitro polacco, sfuggì un lampante rigore per fallo di Leao su Lozano.

Va detto che in quell’occasione la colpa non fu solo del povero Marciniak: l’episodio potrebbe essere sfuggito al direttore di gara, ma, in epoca di Var, l’intervento dello stesso per sovvertire la decisione presa sembrava scontato. Eppure il duo polacco, Kwiatkowski-Frankowski, presente quella sera al Var, inspiegabilmente dopo attenta revisione non reputò il contatto falloso.

Per quell’errore i due ufficiali di gara polacchi sono stati puniti dalla UEFA ed hanno concluso la loro stagione anzitempo, giusto? Sbagliato. Kwiatkowski e Frankowski sono stati designati proprio come addetti al Var per la finale del 10 Giugno. Come si suol dire errare è umano, ma se perseveri forse sarai l'arbitro della finale di Champions League.