Il tricolore che inneggia alla vittoria del Napoli è il periodo che per tutti i napoletani riallinea i pianeti verso orbite visibili e non più inclini all'universo delle infinite possibilità.

Per molti anni questo momento si è rivelato epigono di un accompagnamento generazionale al riconoscimento di un'epoca, come il trapasso da un'era ad un'altra, baipassandole tutte senza coronamenti. Sì, perché mai come in questo caso, i 33 anni di attesa giustificano il piacere enormemente più dell'attesa.

L'estenuante insegnamento morale del sogno nel cuore prossimo a divenire realtà, ha un immenso bacino di memorie e la dimensione astratta dell'auto persecuzione del tifo latente che per anni ha condannato la mentalità della piazza a non saper vincere. Eppure non può esser stata sempre l'inesperienza o cabala a scegliere per il destino e i giochi di forza l'hanno sempre spuntata, o forse non era il momento giusto, ma prima o poi sarebbe arrivato perchè tutti meritano di gioire.

Eppure la metafisica che aleggia sullo scudetto del Napoli non è l'unicum' dei successi tardati fin troppo, l'Europa è piena di casi assimilabili, anche di società pluri-titolate che hanno abbarbicato frustrazioni nei decenni prima di esplodere in feste incontenibili.

Il caso emblematico del Napoli, unica squadra del profondo sud europeo, spezza la catena del disvalore delle squadre del Nord, e rende sfizioso oltre che utile indagare nelle pieghe letterarie degli amarcord e dei successi agoniati dalle varie compagini nei principali campionati europei, per appurare quanto questi squarci temporali ciclopici marchino inevitabilmente le storie dei club e dei propri tifosi, per fatalità e tradizione non abituati a vincere.

Abbiamo enucleato qui i successi inediti o rinvenuti delle squadre del nuovo continente nei propri tornei nazionali, inglobando l'ultimo cinquantennio di storia sportiva, che sembra un segmento cronologico significativo per sbarrare l'ante litteram e ricostruire i genetliaci dei successi più attesi da tifoserie irriducibili.

La vittorie attempate hanno preso la forma del nuovo millennio sostituendo ormai immagini di repertorio nel caso di alcuni grandi club e altri meno importanti:
Il Liverpool nel 2020 in piena Pandemia ha festeggiato nuovamente il titolo dopo 30 anni, in una cavalcata sui generis di quella del Napoli.
Il Manchester City con Roberto Mancini tornò sul trono d'Inghilterra a 44 anni dall'ultima volta.
L'Honved nel 2017 ha vinto il campionato ungherese a 27 anni dal precedente, l'allenatore era l'attuale tecnico della nazionale Magiara, Marco Rossi.

Impossibile non citare l'Atletico Madrid che nel 2014 a 18 anni dalla precedente, ha vinto la Liga con Simeone spodestando la parte più ingombrante di Madrid. L'Athletic Bilbao nel 1983 attese 36 anni per far riesplodere di gioia i paesi baschi. Lo stesso Valencia a 16 anni compiuti dall'ultima Liga vinta, nel 2004 trionfò con Benitez al comando.

L'Amburgo nel 79 trionfò sulla Baviera e sullo Stoccarda a 37 anni dalla vittoria anteguerra. Sempre in Germania il Borussia Dortmund nel 2012 aveva aspettato 11 anni per festeggiare la Bundesliga, così come lo Stoccarda 17 anni nel 1992.

In Francia il Lione nel 2003 vinse il suo primo titolo di 6 consecutivi mentre lo Strasburgo nel 1979 a 44 anni dalla fondazione della Ligue 1 spedì in estasi l'Alsazia . Nel 1997 il Monaco a 10 anniversari dal titolo antecedente, accorciò la distanza temporale per ritornare al successo oltralpe da quello di 30 anni prima. In penisola Iberica lo Sporting Lisbona a seguito di 19 anni, nel 2021 ha esaurito una rincorsa al titolo durata due lustri.

Memorabili sono le date del trionfo ritornato il 21 Aprile 2019 in cui il Paok ha mandato in visibilio Salonicco 33 anni dopo vincendo il torneo nazionale greco e l'Elfsborg che a ben 61 anni dall'ultima volta nel 2012 ha portato nuovamente la città di Boras sul tetto di Svezia.

Ma non mancano anche le favole dei novizi che hanno conquistato i rispettivi paesi di appartenenza senza favori del pronostico alcuni, né tanto meno ribalta nazionale, estraendosi per qualche mese dall'anonimato antecedente e successivo. Il Montpellier ad esempio il 20 Maggio 2012 si è aggiudicato per la prima volta il titolo di campione di Francia, un cimelio simile a quello del Leicester nel 2016. Stesso discorso vale per il Piast Gliwice che nel 2019 ha vinto l'Ekstraklasa, l'Mtk Hungaria nel 2008 ha vinto il campionato ungherese, il Larissa nel 1988 vinse il campionato ellenico per la prima volta, il Boavista nel 2000 sorprese il Portogallo intero laurendosi campione nazionale, il Mariehamn nel 2016 ha festeggiato il suo primo titolo di campione di Finlandia, e il Bodo Glimt nel 2021 ha trionfato all'esordio in Norvegia lasciando strascichi positivi anche in Europa nelle stagioni successive. Infine il Lens nel 98' vinse il suo primi titolo di Francia

Da queste fiabe sportive, come avrebbe voluto lo scrittore greco Esopo, è facile trarne insegnamento morale: alcuni uomini, non riuscendo a superare le difficoltà, accusano le circostanze e non si interrogano sui propri limiti. In tal caso vincere o tornare a vincere contro le grandi spartizioneI di potere o le logiche della sconfitta abituale, per tutti questi club di minor gloria, ha significato davvero andare oltre i limiti, visibili ed invisibili.

Stavolta tocca al Napoli, rendere grazia a 33 anni di attesa, e la festa non può lasciare indietro nessuno.