Il rinnovo di Victor Osimhen con il Napoli è nell’aria. Il soggiorno prolungato a Dimaro del suo procuratore, Roberto Calenda, la dice lunga sul fatto che ci sia la volontà e il margine per far sì che il bomber nigeriano firmi il contratto che lo legherà agli azzurri - almeno sulla carta - fino al 2027.

Se per l’ingaggio sembra essere stata trovata la quadra attorno ai 7 milioni + bonus - il netto più alto mai elargito da Aurelio De Laurentiis - è sulla clausola che si continua a discutere. Calenda non vorrebbe oltrepassare il muro dei 100, il presidente vorrebbe invece sfondarlo - a testate possibilmente - e alzare l’asticella oltre i 130: si tratta. Ma come dicono quelli bravi: siamo ai dettagli.

L'arrivo di Osimhen a Dimaro.
L'arrivo di Osimhen a Dimaro.

Osimhen e Napoli, un rinnovo annunciato

Le basi solide sono rappresentate dai sorrisi di Victor. Il capocannoniere della Serie A, arrivato in ritiro, ha subito dimostrato quanto la missione Napoli gli sia entrata sotto pelle. In realtà, lo si era capito già durante la sua ultima intervista nel post Napoli Sampdoria: “Sono felice qui. Mi fido del Presidente, quello che lui decide per me va bene”.

Il rinnovo di Osimhen un miracolo del Napoli

Che in questa Serie A, ormai diventata discount per Premier League e Arabi, un giocatore come Victor Osimhen - attualmente tra i bomber più prolifici e richiesti del mondo - possa rinnovare e restare addirittura con il sorriso in un club come il Napoli è qualcosa che va oltre l'immaginazione. Oltre il tuttapposterismo più sfrenato. Un vero e proprio miracolo economico. A differenza dello Scudetto, frutto di programmazione scientifica, il rinnovo di Osimhen sarebbe la certificazione che da Aurelio De Laurentiis puoi aspettarti di tutto. Tipo coniare un nuovo termine come il duecentino, da pronunciare rigorosamente accompagnato da un ghigno beffardo e volutamente malcelato. Un antidoto efficace contro chi credeva di poter fare shopping in casa del Napoli a prezzi di saldo.

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Il rinnovo di Osimhen con il Napoli sarebbe un colpaccio per tutta la Serie A, che tra offerte a ribasso per i diritti, scandali gestiti goffamente in famiglia, club alle prese con problemi finanziari e dichiarazioni velatamente omofobe, vive il periodo più complicato della sua storia. La permanenza di Victor dovrebbe essere celebrata da tutti, non solo dai tifosi del Napoli. Ma non sarà così. Perché in Italia, c'è la forte tendenza a guardare solo nel proprio orticello. Gli attacchi mediatici a De Laurentiis, reo di chiedere troppo per il cartellino di Osimhen, vanno proprio in questa direzione: quella della destabilizzazione. Ma, ancora una volta, sembrerebbero serviti a nulla.