Conte-De Laurentiis: una doverosa tregua prima del confronto finale

La Gazzetta dello Sport fa il punto sul futuro di Antonio Conte, atteso a fine anno ad un confronto col presidente De Laurentiis.
Conte-De Laurentiis: adesso è tregua scudetto
”I messaggi sono arrivati a destinazione, in entrambi i sensi. Però adesso, con tutto ciò che c’è in ballo, la ragione consiglia di rimanere concentrati sul grande obiettivo. Di pensare solo al campo. Verrà il giorno del faccia a faccia tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis, come succede in ogni società alla fine di ogni stagione. Questione di programmazione, che è un concetto ampio e abbraccia tutto il lavoro possibile: dal mercato alle strutture, dai ritiri alle amichevoli estive. E poi, ovviamente, all’obiettivo prossimo. Ma il sogno adesso è più vivo che mai, perché continuare a distrarsi? Verrebbe facile da dire “Scurdammoce ‘o passat”, almeno quello recente. Basta parole, inutile pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Ora c’è una missione da portare a termine. Poi si tireranno le somme. È in arrivo un mese carico di adrenalina, speranze e sogni. Una lunga “tregua” rasserenerà gli animi. E eviterà ulteriori polemiche.

Il weekend pasquale ha capovolto tutto. Ha smosso le acque anche in chiave futura, portando Conte a esporsi per la prima volta sul tema. Prima del Monza, scosso dal ko di Neres, Antonio in conferenza aveva manifestato la sua difficoltà. «In otto mesi qui ho capito che a Napoli tante cose non si possono fare». Un assist al bacio per chi aspettava da tempo un possibile “scontro” tra il tecnico e il presidente, uomini carismatici ma anche orgogliosi e focosi. Per uscire dall’equivoco, Conte nel post-partita aveva spiegato meglio il senso di quelle frasi. «Non posso vivere di miracoli e non di programmazione. Ho stima e affetto per il presidente. Mi hanno chiesto una mano e gliel’ho data, restituendo tutto con gli interessi. Ma il tifoso napoletano vuole vincere e ha questa ambizione. Se non vince diventa anche cattivo. Io devo calcolare tutto, non sono stupido. Mi metto grandi pressioni ma devo avere anche le giuste armi. Altrimenti è un gioco al massacro. E di essere massacrato il prossimo anno non ne ho voglia». Quasi una richiesta di “protezione” da parte del club, che dopo un mercato estivo super, a gennaio ha indebolito la rosa cedendo Kvara.
Conte sì sarebbe aspettato di più dal Napoli e da De Laurentiis
Conte, ovviamente, si sarebbe aspettato di più. Perché lui, si sa, non gioca per partecipare, non ama traguardi minimi, punta sempre al top. Può essere un limite, certo. Ma è anche la sua forza ed è per questo che ha ribadito che chi sceglie lui, deve avere la sua stessa ambizione. Ora, però, il Napoli è lì in testa con l’Inter. E nell’ambiente c’è la consapevolezza di poter puntare al bersaglio grosso già adesso, anche se non era in programma. Per questo De Laurentiis ha evitato di alimentare la polemica, trincerandosi nella diplomazia: «Le valutazioni preventive possono creare disagio – ha detto a Crc -, è sempre meglio fare dopo le giuste considerazioni». Aurelio è rimasto lucido, sa che il suo Napoli è forte e lui vuole renderlo ancora più forte. «Nei prossimi anni ci divertiremo». Il tempo dirà, ora c’è uno scudetto da provare a vincere”.