Thiago Motta esonerato, ma nel calcio ci vuole pazienza

Quante se ne sono lette in questi mesi. La più gettonata è stata "l'importanza di avere un DS". La Juventus, ad esempio, il Direttore Sportivo lo ha eccome. Così come lo aveva la Roma di De Rossi e Juric, il Milan di Fonseca e Conceicao. Tutte squadre che han fatto mercati milionari (come il Napoli) capitanati da un DS. Lungi da noi criticare il club di Elkann. La pensiamo diversamente.
Il modello Arsenal
Quando si vuole cercare di cambiare il DNA di una società, salvandola dai disastri di Andrea Agnelli (perché disastri sono stati, vedere la voce "ricapitalizzazioni"), ci vuole tempo. Forse tanto tempo. Con le dovute proporzioni, un po’ come successo a Londra sponda Arsenal con Mikel Arteta. Due ottavi posti i primi due anni e altre stagioni anonime prima di ammirare una delle squadre più belle del mondo. Immaginiamo la fine che avrebbe fatto il tecnico spagnolo dopo un solo anno in Italia. Ma la Juventus ha deciso così.
Proprio Motta paga tutte le conseguenze. Colui che, a detta della stampa, che con ogni probabilità aveva delle cimici o telecamere nella stanza dell'incontro, disse ad Aurelio De Laurentiis "chi è il ds?". Ricevendo la laconica e ormai storica risposta "non ti basto io?". Sembrano passati secoli eppure è successo pochi mesi fa. Il Napoli si trova a lottare per lo scudetto e con una condozione economica invidiabile, mentre Motta dovrà ripartire chissà da dove. Ci vuole umiltà nella vita, lo imparasse in fretta perché come allenatore è bravo.
Società forte, squadra forte
Così la lezione è sempre la stessa, ormai ripetitiva ma che questa città fa finta di non capire o più semplicemente non vuole. Il contesto. Creare un contesto giusto, competitivo, leale, coraggioso, sereno. Questo dipende sempre e solo da una sola componente: la società. I valori che spostano dinamiche, che ottengono risultati, che fanno la differenza, sono partoriti sempre e solo dalla società. Che sia Napoli, che sia Atalanta, che sia Milan o Juventus. Nessun dipendente, nel 99.9% periodico dei casi, compie azioni paragonabili a miracoli se la società di appartenenza non pone le basi giuste. Il resto sono solo parole figlie di antipatie e simpatie, del "l’avevo detto".
Il Napoli l'anno scorso ha fatto un campionato indegno perché la società ha sbagliato scelte e strategie. Due anni fa gli azzurri hanno vinto lo scudetto perché la società ha posto le condizioni purché ciò avvenisse. Perché poi lo vediamo, dopo. Vediamo chi si sono eretti (li hanno eretti, pardon) a capopopolo che risultati han raggiunto. Questa città dona la medaglia dell'eroe troppo spesso. La ricerca spasmodica del Masaniello di turno, condita ogni tanto pure dalla cittadinanza onoraria. C'è da lavorare e pure tanto, sotto ogni punto di vista.