Il Napoli ha conquistato il suo terzo Scudetto della storia con cinque turni di anticipo. Uno dei pochi, se non l'unico della storia recente, che gli può valere un doble, considerati tutti i conti in ordine. Il fantomatico Scudetto del Bilancio tanto caro a De Laurentiis e, anche, alla frangia di estremisti asedici che lo utilizzava come sfottò per sminuire il costante miglioramento sportivo della società.

Scudetto e conti in ordine

In Serie A, vincere lo Scudetto significa, per la maggior parte dei casi, chiudere l'anno con i conti in rosso. Senza andare troppo indietro nel tempo, nella stagione passata il Milan ha chiuso il bilancio con un passivo di 66,5 milioni. Stesso dicasi per l'Inter nella stagione 2020/2021, quando chiuse il bilancio con una perdita di ben 140 milioni.

Discorso diverso per la Juventus, invece. Secondo le ultime evidenze raccolte tra gli atti dell'inchiesta Prisma, infatti, alcuni dei recenti bilanci non sarebbero attendibili perché parte delle perdite è stata ripianata con artifici finanziari. Tuttavia, durante i nove anni di dominio bianconero, soltanto tre volte i bilanci sono stati chiusi in attivo, nonostante due finali di Champions League e un cammino europeo che, tra alti e bassi, ha sempre garantito grossi introiti alla squadra di Torino.

Andando ancora più indietro, sempre il Milan conquistò il campionato nella stagione 2010/2011 con un bilancio (definito all'epoca da retrocessione) in rosso di 69,7 milioni. Nel post calciopoli, invece, non è di certo andata meglio all'Inter che soltanto in una occasione su cinque ha chiuso l'anno in positivo.

Insomma, la storia recente (e nemmeno tanto) della Serie A, insegna che per vincere lo Scudetto c'è bisogno che i costi siano superiori ai ricavi. Ecco perché quest'anno il Napoli ha compiuto un miracolo finanziario, una rarità soprattutto per l'attivo che potrà registrare a fine anno.

Previsione bilancio Napoli 2023

Il Napoli, complice la mancata partecipazione alle coppe, viene da tre bilanci chiusi consecutivamente in rosso: un record negativo per De Laurentiis che è subito però corso ai ripari, riducendo drasticamente i costi fissi e avviandosi a una rivoluzione che potrebbe addirittura trasformarsi in un ciclo.

Chiaramente, in fase di analisi si tratta di previsioni che saranno fatte, per alcune voci, in base a ciò che è stato reso noto sul bilancio del Napoli relativo alla stagione 2021/2022.

Bilancio Napoli 2022/2023: Analisi degli introiti

Per quanto riguarda gli introiti, questo sarà certamente un anno favorevole per il Napoli. Sia per il merchandising, immaginando la spinta emotiva giustificata dalla classifica, passando ovviamente per gli introiti generati dalla partecipazione in Champions League e finendo per i proventi dello stadio.

Nella fattispecie, gli incassi generati dal merchandising nel 2021/2022 sono stati di circa 5,89 milioni. Immaginando una crescita del 30%, nella stagione 2022/2023 il Napoli potrebbe chiudere alla voce merchandising un totale di circa 7,66 milioni. Inoltre, c'è anche da considerare la partnership con UpBit, nuovo back shirt sponsor del Napoli. La cifra dell'accordo, però, al momento non è risaputa.

Per quanto concerne invece gli incassi delle partite, nel 2021/2022 la cifra si è assestata intorno ai 12,1 milioni circa, con una presenza media di 28.928 paganti. Al momento, tale media è di 43.062, cioè il 48,86% in più. Basandoci su questi dati, i ricavi da stadio per ler partite di Serie A potrebbero aggirarsi intorno ai 18 milioni.

A questi, poi, devono essere aggiunti quelli delle partite casalinghe in Champions League. Con una media di 4 milioni a partita, avendone disputate tre nei gironi e due nella fase a eliminazione diretta (Eintracht Francoforte e Milan), il Napoli potrebbe quindi mettere a bilancio verosimilmente una cifra di almeno 20 milioni di euro.

Nel dettaglio abbiamo già riportato gli incassi del Napoli in Champions League 2022/2023, che riassumendo si assestano su una cifra di circa 80 milioni di euro.

Per quanto riguarda il mercato, invece, l'unica entrata sicura è relativa a quella del prestito al Monza di Petagna, per una cifra di 10,5 milioni di euro che genererà una plusvalenza di circa 7 milioni. A questa vanno aggiunte quelle relative alle cessioni di Fabian Ruiz, Kalidou Koulibaly, Ounas e Milik, per un'ulteriore somma di circa 80 milioni di euro. Queste sono, chiramente, le plusvalenza sicure. Bisognerà capire quali calciatori attualmente in rosa partiranno prima del 30/06/2023, data ultima per la chiusura di questo bilancio. In tal caso, andrebbero aggiunte a questo totale.

Lo Scudetto, invece, porta nelle casse della squadra vincitrice una cifra pari a 17 milioni di euro. Basandoci quindi su alcuni ricavi stimabili e altri provenienti dall'ultimo bilancio, la situazione potrebbe essere quindi riassunta in questo modo:

  • Ricavi da gara: 38 milioni
  • Ricavi da sponsor, commerciali e royalties: 45 milioni
  • Ricavi da diritti tv: 90 milioni
  • Plusvalenze: 80 milioni
  • Champions League: 80 milioni
  • Premi Serie A: 17 milioni
  • Altri introiti: 15 milioni
  • TOTALE: 365 milioni

Bilancio 2022/2023 Napoli: Analisi dei costi

Considerando le partenze estive, il monte ingaggi degli azzurri è sceso da 109,7 milioni per la stagione 2021/2022 a 69,72 milioni per questa stagione. Parimenti, visti gli ingressi, il costo della rosa è salito sensibilmente da 70,5 milioni a 75,89 milioni.

Riassumendo, quindi:

  • Costi di servizio: 16 milioni
  • Costi per il personale: 90,32 milioni, di cui 69,72 per stipendi calciatori
  • Ammortamenti: 75,89 milioni
  • Altri costi: 19 milioni
  • TOTALE: 201,21 milioni

Bilancio Napoli 2023: previsto un utile da record

Alla luce delle previsioni di introiti e costi di cui sopra, il Napoli dovrebbe chiudere il bilancio 2022/2023 con un utile monstre di circa 160 milioni: un caso più unico che raro, considerato che, per le occasioni di bilancio in attivo con vittoria scudetto citate in precedenza, gli utili a fine anno non hanno mai superato i sei zeri. Sarebbe una cifra record per quanto riguarda la Serie A, destinata comunque a essere rivista al rialzo in attesa del calciomercato estivo e delle cifre precise derivanti dal marketpool della Champions League.

De Laurentiis, quindi, darebbe ulteriore riprova della propria capacità manageriale, dimostrando di poter (stra)vincere il campionato tenendo i conti non solo in ordine, ma generando un utile mai riscontrato prima nella storia della Serie A.