Fine anno: è tempo di bilanci e, soprattutto, di togliersi qualche sassolino dalle scarpe per quei opinionisti e commentatori che hanno sempre provato a non alimentare inutili isterie nei confronti del Napoli. In particolar modo quando, durante la scorsa sessione di calciomercato estiva, buona parte della tifoseria era disorientata per le scelte della società, che aveva deciso di dare un taglio netto al ciclo tecnico cominciato nel 2013 con Rafa Benitez.

Dopo Carlo Alvino, quindi, tocca a Paolo Del Genio ricordare come durante i mesi di luglio e agosto tanti addetti ai lavori soffiavano sul fuoco della polemica e dell'insoddisfazione nei confronti delle strategie del presidente Aurelio De Laurentiis e del Ds Cristiano Giuntoli, traendo conclusioni a dir poco affrettate su un gruppo che, alla prova dei fatti, si è mostrato in grado non solo di vincere lo Scudetto, ma anche di ammazzare il campionato con larghissimo anticipo.

Il conduttore di Radio Kiss Kiss Napoli affida il suo duro sfogo ad un post su Facebook. Queste sono le sue parole: "Trasmissioni TV, commenti opinionisti ascoltati più volte: Meret non è da Napoli. Mario Rui può giocare solo in B. Kim non si posiziona bene. Lobotka è un pacco, 25 milioni buttati. Di Lorenzo se era buono a 25 anni non giocava in C e a 27 ad Empoli. Zielinski è una palla al piede".

Prosegue poi Del Genio: "Osimhen fa per e per. Kvaratskelia dribbla solo e non passa mai. Spalletti sbaglia sempre i cambi. De Laurentiis non vuole vincere lo scudetto. Giuntoli è un Ds da categoria minore. E poi il tormentone, per vincere in società ci vuole uno tipo Maldini, Zanetti o Nedved. Complimenti".