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Kvaratskhelia deluso per il cambio in Napoli-Roma
Kvaratskhelia deluso per il cambio in Napoli-Roma

Il Napoli di Antonio Conte ritrova la vetta solitaria, nonostante le roboanti vittorie dell'Inter e dell'Atalanta. Dietro ad un punto, ci sono anche la Fiorentina di un ottimo Palladino e la Lazio di Baroni e del sempre bistrattato Claudio Lotito, che puntualmente si prende le sue personali rivincite scalciando le feroci critiche con una nonchalance da far invidia. Somiglia sempre di più a qualcuno di nostra conoscenza, ma non è tempo di parlarne.

Napoli-Roma: gli azzurri vincono con merito una partita insidiosa

Partita rognosa andata di scena al Maradona alle 18 di domenica, contro un avversario che aveva costruito la squadra ad immagine e somiglianza di Daniele De Rossi, come ammesso da DS Ghisolfi nel pre match. Ex capitan futuro cacciato per un difetto di comunicazione tra società e gruppo squadra, che piano piano ha fatto cadere delle teste nella capitale. Sembrano lontani anni luce le contestazioni ad Aurelio De Laurentiis che, a detta di (in)competenti figuri, aveva la colpa di non voler vincere e che il progetto Roma era quello da copiare, da invidiare. "Come fanno a Roma", così dicevano. Ma anche questa è un'altra storia, "molto più semplice della sua" (cit.).

La gara di domenica presentava delle insidie non troppo velate. La prima, importante, la gara dopo la sosta. Molto spesso non ha portato bene al Napoli, tornato dalle nazionali quasi sempre molle e con la testa altrove. Così non è stato. La seconda il cambio allenatore (il terzo) degli avversari, con le difficoltà del caso. Perché con Ivan Juric in panchina la partita poteva sembrare quasi una formalità, con Claudio Ranieri no. Terza, probabilmente la più difficile, la vetta persa per i match di sabato giocati a Verona e Parma. Era molto importante, ed anche curioso, vedere e capire la tenuta mentale della squadra. Potevano venire dubbi, paure, almeno ansie stipate e recondite. Invece no, il Napoli ha vinto la partita e l'ha fatto con merito, ha voluto e cercato la vittoria. E l'ha ottenuta. Rinchiudendo i cattivi presagi nelle celle buie delle menti dei tifosi. E forse di loro stessi.

Napoli-Roma: la squadra di Conte vince ma (qualcosa) non convince

David Neres, calciatore del Napoli
David Neres, calciatore del Napoli

Ha vinto con merito, dicevamo. Il Napoli di Antonio Conte è una squadra forte, con una panchina importante, che forse non ha capito ancora bene di che pasta è fatto. Il gioco deve maturare, necessariamente. Senza voler citare i singoli, gli azzurri non possono permettersi di concedere palla e spazi agli avversari. Questo avviene sistematicamente dopo ogni vantaggio, col rischio di vedersi strappare un gol per non si sa quale motivo. Solo la traversa ha salvato Alex Meret da un colpo di testa a botta sicura dell'ucraino Dovbik. Proprio mentre il Napoli, prima della rete di Romelu Lukaku, era in controllo del match.

Altro punto di discussione riguarda David Neres (si, ora citiamo il singolo). Il funambolo brasiliano, in questo inizio stagione, ha dato il suo meglio sul versante destro, a piede invertito essendo lui mancino. Oggi è il naturale sostituto di Kvicha Kvaratskhelia, anche se sembra, in quel ruolo, depotenziato di tutte le caratteristiche. Infatti sul finale di gara si è reso pericoloso con un gran tiro proprio da destra. La sensazione è che Neres sia una carta da giocare enorme ma che per il momento è mischiata nel mazzo. Peccato. 
Il gioco deve migliorare. È una necessità, non uno sfizio. Lo sanno tutti e lo ha ammesso anche Conte, che è molto più intelligente dei sostenitori ad interim. Anche se, ca va sans dire, il primo ad essere felice è proprio lui.


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