Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’INGV, è intervenuto quest’oggi sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli rilasciando alcune dichiarazioni in merito allo sciame sismico che si sta verificando in zona flegrea: “Voglio subito specificare che quello che penso non riflette la posizione ufficiale del mio ente. Quello che ho fatto, inviando una pec alla Prefettura per allertare sulla situazione dei Campi Flegrei l’ho fatto perchè sono molto preoccupato. Già nel 2015 in base ai nostri studi ed in base all’evidenza dei fatti sottolineai che l’attività del sottosuolo genera una sismicità che poi è andata crescendo. Rispetto al 1984 il terreno si è sollevato di 20 cm rispetto a 40 anni fa. L’attività non si ferma e quindi la magnitudo potrebbe crescere. Ovviamente la vulnelabilità degli edifici soprattutto quelli della zona vicino all’epicentro decresce ogni volta che c’è una scossa. Ho auspicato che gli edifici vengano verificati e controllati nella zona sulla Solfatara in un raggio di almeno 2.5km. Se per fare questo si deve evacuare l’area più a rischio si faccia. Nel 1984 il livello di sismicità era elevata e si evacuò l’intera Pozzuoli. Il rischio di un’eruzione non si può escludere, non spetta a me fare queste valutazioni. Direi di mettere in sicurezza gli edifici, soprattutto quelli fatiscenti. Il Maradona? Dovrebbe essere uno stadio sicuro. Immagino che siano state fatte tutte le verifiche del caso. Bradisismo? Sono fenomeni di terremoti vulcanici-tettonici. Pressioni generate da forti degassamenti della camera magmatica a 8 km di profondità, questo gas arriva alle falde acquifere che generano una pressione dei vapori elevatissime. Queste pressioni sono contenute dalle rocce, la superficie si deforma e quindi c’è questo sollevamento del terreno. Questa pressione genera anche il movimento della terra che provoca il terremoto”.