Juventus-Napoli: un grande classico di Serie A
E’ il giorno di Juventus-Napoli, una delle classiche del calcio italiano. Appuntamento allo Juventus Stadium con inizio alle ore 20.45. Partita di grande importanza per entrambe le compagini: i bianconeri sono in lotta per lo scudetto e non possono permettersi di perdere terreno da una lanciatissima Inter, mentre il Napoli, dopo la sconfitta interna proprio contro i nerazzurri, cerca un risultato positivo per rilanciare le proprie ambizioni d’alta classifica.
Analisi Juventus
La squadra allenata da Max Allegri, di solito, ha un approccio alle gare casalinghe di grande veemenza, intensità e pressing alto. Un atteggiamento tattico e generale di squadra che poi va a rimodularsi con il passare dei minuti, anche in base al risultato ottenuto fino a quel momento. Tutti conosciamo le qualità dei bianconeri. Un team di gioco arcigno ed intenso, mentalizzato più alla difesa del risultato che al bel gioco. Modulo di gioco abituale 3-5-2 in fase di possesso, 5-3-2 in quella di non possesso. La costruzione del gioco parte con i tre centrali difensivi: il destro (Gatti) ed il sinistro (A.Sandro/Danilo) molto più aperti, pronti a verticalizzare sulla prima punta Vlahovic che è bravo a venire incontro a metà campo, proteggere il pallone, scaricare sugli esterni e riattaccare di nuovo l'area.
In altre circostanze, invece, si cerca il lancio per l'improvviso attacco alla profondità della seconda punta più veloce. Chiesa e Kean sono bravi nello svolgere questa determinata azione, con l'ex viola che si distingue per il posizionamento più defilato sulla sinistra in fase di costruzione. Molto efficiente la catena mancina, soprattutto in fase offensiva, con l’apporto sia tecnico che fisico dell’esperto serbo Kostic. Dal suo piede importante arrivano tanti cross insidiosi. Servirà massima attenzione sulle palle inattive, particolarmente sulle situazioni da corner.
Un altro tipo di inizio manovra dei bianconeri prevede l'abbassamento di un mediano (Locatelli/Rabiot) a dialogare con i centrali difensivi. Da considerare anche la posizione variabile ed intelligente di Cambiaso, che da quinto destro di centrocampo arriva normalmente sul fondo ed attacca la profondità alle spalle dei difensori, ma che in fase di impostazione si posiziona in zona più centrale fornendo un ulteriore sbocco d'uscita ai compagni.
Analisi Napoli
Walter Mazzarri dovrebbe continuare sulla strada del 4-3-3. Davanti a Meret, nessun problema per capitan Di Lorenzo che scenderà regolarmente in campo. Rrahmani titolare, unico ballottaggio in corso tra Ostigard e Juan Jesus per affiancare proprio il kosovaro. Natan confermato come terzino sinistro. Terzetto di centrocampo classico Lobotka-Anguissa-Zielinski, tridente Politano-Kvaratskhelia-Osimhen. Si prevede una partita equilibrata e molto tattica all'inizio. Sbloccare il risultato sarebbe importante per costringere la Juventus ad osare di più in fase offensiva e concedere magari qualche spazio per le ripartenze. Gli azzurri potrebbero avere il pallino del gioco dalla propria per larghi tratti del match, ma contro una squadra che difende utilizzando un blocco difensivo basso, con linee strette e compatte tra i reparti, servirà un palleggio più efficiente e veloce, nonché più presenza tra le linee per supportare Osimhen. Con il nigeriano e Kvaratskhelia che saranno francobollati in marcatura da Bremer e Gatti, la manovra offensiva potrebbe risultare più incisiva sulla catena destra, con il rientro interno campo sul piede forte di Politano e le sovrapposizioni di Di Lorenzo.
Capitolo Natan: Mazzarri in conferenza stampa ha confermato che il brasiliano agirà ancora da terzino sinistro, perché secondo lui è l'unico che per età, tecnica e fisicità può ricoprire quel ruolo. Vedremo quali consegne tattiche riceverà in vista di stasera. Contro l'Inter non ha spinto tanto in fase offensiva, anche se ha messo dentro due ottimi cross per Osimhen, mentre in copertura ha stretto spesso la sua posizione centralmente, lasciando troppo campo libero a Dumfries. Situazione tattica ed individuale sicuramente da migliorare. Il tempo è poco, ma Mazzarri ha già dichiarato che ci lavorerà, in attesa del ritorno di Mario Rui (possibile convocazione per il Braga).