Dall'arrivo di Mazzarri non è cambiato ancora niente
Dall'arrivo di Walter Mazzarri è cambiato poco o nulla. Ma l'effetto di contrapposizione all'atroce ricordo di Rudi Garcia rende tutto più romantico. Il Napoli è ancora lontano dall'esprimere il suo potenziale. La fase difensiva è ancora ballerina, l'attacco è ancora sdentato, il centrocampo ancora evanescente. Chi vede segnali di ripresa è preso dall'adrenalina dell'esonero dell'allenatore più odiato dal giorno zero di tutta la storia del club.
Mentre ci convinciamo che Mazzarri non sia riuscito ancora a mettere a posto le cose solo a causa di una preparazione fisica contro natura, ideata e realizzata dal nemico pubblico numero due, Rongoni; ci scontriamo con il fatto che contro il Braga, ad esempio, nei primi dieci minuti, il Napoli ha rischiato seriamente di complicarsi oltremodo la serata. A meno che l'ex preparatore non stia facendo riti voodoo con le bamboline di Anguissa e compagni, la teoria dello scienziato pazzo crolla clamorosamente.
Due pesi, due misure
Facciamo finta di non notare che i cali durante i match con Real, Inter e Juventus, siano arrivati in concomitanza a una serie di eventi negativi ai quali non si è trovata la forza di reagire. Il ciclo a cui è stato sottoposto il tecnico toscano è stato indubbiamente terribile. Come terribile era sedersi sulla panchina del Napoli con un gruppo in lutto dopo l'abbandono di Luciano Spalletti, però.
Per disperazione, a Mazzarri abbiamo concesso un bonus fiduciario. Abbiamo scavato nei ricordi e deciso che i suoi dieci anni di mediocrità tecnica non erano sufficienti per etichettarlo. Abbiamo deciso che non fosse bollito perché noi napoletani teniamo 'o core bbuono e non ci scordiamo il passato. E poi, vuoi mettere? In conferenza stampa ha dichiarato che lo scorso anno ha guardato il Napoli con ammirazione e che conosce tutti i movimenti a memoria.
Da questo punto di vista Walter non ha sbagliato una mossa. Ha osservato Rudi Garcia e ha donato al popolo e ai medialocali tutta la retorica di cui necessitavano. Ma, non fosse stato per la vittoria emotiva di Bergamo, l'emergenza sarebbe stata gestita in maniera disastrosa.
E se non fosse stato per la fortuna che ha girato, come non mai fin qui, sull'errore di Bruma e il tiro cross di Politano, staremmo parlando probabilmente di altro. Ma gli episodi indirizzano i destini e - anche se dei 10 punti fatti nel girone di Champions, 7 sono stati conquistati da Rudi Garcia - la medaglia del passaggio agli ottavi abbiamo preferito appuntarla sul petto del tecnico toscano.
Sabato c'è il Cagliari. In casa. Ultima squadra allenata da Mazzarri. Il Napoli ha fatto sapere che non ci sarà conferenza stampa di presentazione. Era già accaduto con l'Inter, altra ex del Mister. Sabato inizia il campionato di Walter e si archivia definitivamente lo stato di emergenza in seguito allo tsunami francese. Da sabato, calciatori e guida tecnica non avranno più alibi.