Conte stia sereno, primo o secondo, Napoli gli renderà omaggio
Non solo Kvaratskhelia, anche Garnacho e Adeyemi hanno snobbato Conte. Ha scelto la vigilia di un match importante per riabilitare la sua immagine in declino dopo la conferenza suicida ai tempi del Tottenham. Primo o secondo, Napoli gli renderà omagg

8 mesi. Antonio Conte, a detta sua, ha impiegato 8 mesi per capire dei concetti che erano noti da anni. 8 mesi per ribadire un fatto riconosciuto a chi mastica pallone.
Napoli non è meta di arrivo, ma di passaggio. Così sarà per sempre. Ma Conte è uomo di calcio, quindi lo sapeva bene. Ma era troppo importante ieri, nella conferenza pre Monza, togliersi gli schiaffi dalla faccia per la gestione di Kvicha Kvaratskhelia, passato da essere suo fattorino a colui che se ne è altamente fregato di averlo come allenatore.
Dichiarazioni che sono in netta controtendenza rispetto alle belle parole usate quando disse che il georgiano col 77 sarebbe andato via. Ancora una volta, non solo a Napoli, il tecnico salentino antepone il suo personale ego al bene aziendale. Grande allenatore di campo, manager di basso livello. Fortunatamente può bastare per provare a vincere il quarto scudetto della storia napoletana.
Conte si sarà risentito, ne va della sua immagine ripristinata grazie al Napoli. Perché anche i talenti Alejandro Garnacho e Adeyemi hanno rifiutato l'opportunità di venire al Napoli, nonostante l'accordo totale tra i club e nonostante ci fosse lui in panchina.
Quale migliore occasione della vigilia di un match importante per ribadire che non è lui il problema ma altro non chiaramente specificato? Senza apparente motivo, l'allenatore ritorna al mercato di gennaio per ribadire un concetto molto chiaro, che hanno imparato a conoscere in ogni piazza dove ha messo piede: è più importante il suo ego smisurato al bene del club di appartenenza.
I suoi modi, i suoi atteggiamenti, le sue parole sono sempre e solo rivolte ai ringraziamenti che questa piazza dovrebbe fargli ogni santo giorno della sua permanenza. Nessuno si è mai spinto a tanto, nemmeno allenatori che hanno vinto più di lui e passati da queste parti.
Conte omette, da furbo qual è, un fattore determinante. Cioè che è vero che il Napoli veniva da un decimo posto (scommettiamo qualunque cosa che se il Napoli avesse chiuso l'anno scorso da terzo o quarto, non sarebbe mai venuto) dopo scudetto e anni importanti, ma che anche lui era un allenatore in fase calante, dopo quello assoluto scempio della conferenza di addio al Tottenham. Lo sa bene.
Conte serviva al Napoli, Napoli è servito a Conte. Quindi mostri rispetto verso un club che da 10 anni fa grandi cose e verso chi lo ha preso a suon di milioni di euro quando nessuno, nonostante tantissimi top team hanno cambiato allenatore, l'ha chiamato. Sarebbe cosa buona e giusta.
Pensi al campo Conte in queste 6 finali. Che l'obiettivo è raggiungibile. Non si preoccupi il mister, gli applausi da primo o da secondo questa città glieli farà lo stesso. Questa è la sua ossessione.
Potrebbe essere tra i migliori allenatori al mondo, se si attenesse al campo. Peccato. Per lui.