Centro Sportivo: a breve incontro tra De Laurentiis ed i Coppola

Il Napoli di Aurelio De Laurentiis cerca di migliorare le proprie strutture, a fare il punto è il Mattino.
Cosa scrive Il Mattino
”A dieci chilometri dall'attuale centro sportivo. Lontano dalle dune e dalla costa. Quasi al confine con Cancello e Arnone ma ancora nel territorio del Comune di Castel Volturno. L'ultima idea di De Laurentiis passa, ancora una volta, per un accordo con la famiglia Coppola, che dal 2005 ospita il club azzurro sul litorale domizio. In queste ore, nel quartier generale di Gricignano dei Coppola, potrebbe esserci uno degli incontri della svolta per la creazione della nuova Casa del Napoli: l'obiettivo sono i terreni in località La Piana che, una volta, sembravano destinati a ospitare la sede dell'ex Nato di Bagnoli, che poi è stata realizzata a Gricignano. Ecco, l'ultima idea: realizzare li il centro sportivo. Decine di ettari gia oggetti di riqualificazione, che sorge a pochi passi dall'uscita della superstrada. E soprattutto un terreno d'oro per un semplice motivo: non è soggetto a vincoli ambientali, perché distante da dune, pinete e scogliera di Castel Volturno. Il Puc che il Comune casertano ha approvato poche settimana fa, infatti, stabilisce che in quella zona non ci sono vincoli particolari, al contrario della linea di costa dove sarebbe quasi impossibile alzare anche un piccolo muro perché sopravvivono vincoli di inedificabilità assoluta. Li, alla Piana, no: a est della Domiziana, per intenderci. A pochi passi c'è l'incanto dei Laghi Nabi, ci sono campeggi extralusso, l'idea di realizzare un altro campo da golf. E insomma, De Laurentiis è pronto a parlarne con i Coppola per provare a dare una sterzata a un progetto di centro sportivo che sembra ancora fermo al palo, nonostante gli annunci, le trattative, le decine di sopralluoghi e anche le speranza di molti sindaci di poter ospitare la Casa del Napoli.
De Laurentiis ha tra le mani il progetto: palazzine per il convitto dei ragazzi più giovani, 12 terreni di gioco regolamentari, palestre e così via. Il luogo dove concentrare tutte le attività del Napoli. Quello che non ha, è l'area dove realizzarlo. Ora è pronto a voltare pagina. Il Napoli entro il 2026 deve lasciare l'attuale sede. quella che lo ospita dal 2005 e che una volta, quando l'hotel era aperto, consentiva anche a molti tesserati di poter soggiornare. Benitez e alcuni del suo staff, per esempio, hanno vissuto li. Il presidente del Napoli e i suoi collaboratori hanno intensificato negli ultimi mesi i sopralluoghi: come ad Afragola, per esempio, dal Lago Patria, altre location da non scartare. E non è il caso di ricordare gli altri terreni valutati, compresa l'area dell'ex Italsider. Ma sono ormai 12 anni che si parla di una "caldera" azzurra di cui, però, non c'è nessuna traccia. Siamo vicini alla svolta? Se non è stato fatto nulla, è per una decisione strategica della proprietà che non ha mai investito in infrastrutture. Sia chiaro: il centro tecnico del Napoli è tra i top come attrezzature, sale e tecnologia. Anche Conte lo ha sempre sottolineato. Ma non ha spazio per ospitare le altre squadre giovanili, che sono sparpagliate tra vari campi. La Casa del Napoli, sull'esempio del Viola Park per esempio, è da tempo in cima ai ragionamenti di De Laurentiis.

LO STADIO
Discorso a parte merita il Maradona, dove serve un intesa con il Comune di Napoli. A ottobre del 2026 bisognerà presentare al presidente Uefa Aleksander Ceferin il dossier con i cinque stadi di Euro32, la prima grande manifestazione di calcio assegnato al nostro Paese dai tempi di Italia *90, seppur in coabitazione con la Turchia. Accettare il ticket con Erdogan è stato il salvacondotto per garantirsi di non essere battuti da Ankara, più avanti di noi per infrastrutture. Ma ora Napoli non può permettersi di restare fuori: il Maradona ha bisogno di un restyling totale, sul modello del Comunale di Firenze, dove stanno procedendo all'abbattimento e alla ricostruzione pezzo su pezzo dello stadio. Intanto, tutto sembra ancora in alto mare”.