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Conte e Vanoli
Conte e Vanoli

La Gazzetta dello Sport analizza Napoli-Torino, match in programma al Maradona tra poche ore.

Conte e Vanoli

Napoli-Torino sarà il secondo tempo di Inter-Roma

“La partita del Maradona sarà la prosecuzione di quella di San Siro: è inevitabile, vista la distanza di poche ore. Napoli e Inter, al comando, si inseguiranno con l’opposizione di Torino e Roma in una domenica da palpitazione prolungata, dimenticando quanto sia stato lento finora il cammino, anche se i punti di vista per questo giudizio sono diversi. Un anno fa la capolista si chiamava Inter e aveva 86 punti dopo 33 giornate; nella stagione precedente davanti c’era il Napoli, sovrano a 80. Ora le due regine sullo stesso trono sono a 71 punti, con una classifica che può essere considerata entusiasmante per gli azzurri e deludente per i nerazzurri, viste le prospettive iniziali. Ma l’equilibrio aumenta l’attesa, anche se i tifosi gradirebbero meno tensione emotiva.

Napoli-Torino: difesa bunker per gli azzurri

 Il Napoli sta costruendo questa annata dell’inattesa meraviglia, che già in questo turno può ufficializzare l’iscrizione alla Champions,anche sulla miglior difesa del torneo: dei 25 gol subiti, soltanto 11 sono stati incassati nei 16 incontri interni. E se si toglie la debacle contro l’Atalanta (0-3), ne restano 8 e mai più di uno a gara. Però è naturale che sigillare la porta non sarà il compito principale, stasera. Contro un Torino ben organizzato, che ha perso solo due volte nel 2025, l’obbligo di costruire il match sarà tutto sulle spalle del Napoli. Antonio Conte usa il metodo “io contro la società” per tenere tranquilli i giocatori. Tutte le attenzioni sono sulle sue dichiarazioni combattive e sofferte, i dibattiti mettono in discussione il suo futuro e non alcune mancanze nel rendimento o nell’affidabilità fisica. Conte parla di cosa potrebbe succedere un domani per raffreddare quanto potrebbe succedere in questo mese che darà i verdetti. Il tecnico oggi dovrebbe cambiare la difesa, piazzando Olivera da centrale vista la condizione precaria di Buongiorno; disegnerà il consueto disegno tattico ibrido, in cui comanda l’assistenza continua e non la rigidità dei sistemi.

 Se Anguissa e Casadei daranno la cifra fisica a centrocampo, Raspadori e McTominay sono coloro meno ingabbiabili in uno schieramento predefinito. Lo scozzese cerca la doppia cifra in campionato: vola leggero sulle contromisure degli avversari, ha deciso a Monza, ha rifilato una doppietta all’Empoli nel penultimo turno, ma ha firmato anche la vittoria dell’andata (1-0) con un sinistro da centravanti. McT è uno scozzese acquisito, come il granata Adams: l’Inghiterra, dove sono nati, non li considerava a livello di nazionale maggiore, quindi hanno usato le radici materne per accasarsi a Glasgow. Hanno la caparbietà di non accettare l’accantonamento, si sono messi in discussione per altre sfide: anche l’Italia fa parte di queste. I 9 gol a testa mostrano che la loro scommessa è stata vinta.

 Il Torino è decimo ma ha dimostrato di non aver già preparato la valigia per le vacanze. Oltre al Napoli, incontrerà anche l’Inter: sarà arbitro dello scudetto, ma tratterà anche salvezza (contro Venezia e Lecce) e Europa (Roma). Vanoli conosce Conte perché ne è stato il vice, ma vale anche il contrario. Da parecchi mesi i granata sono costanti, anche quando sono in difficoltà riescono a trovare un graffio per risistemare il risultato. Quanto a elasticità tattica, anche Vanoli non ancora i suoi alla posizione iniziale e rispetto all’andata ha in più anche la fantasia di Elmas, un ex. Se il Napoli non vuole interrompere il felice stupore che sta vivendo, deve mostrare la personalità per evitare le trappole e per non farsi troppo condizionare da quanto succede in Inter-Roma. Tutti gli allenatori dicono di “pensare solo a noi stessi” e “non guardare agli altri”, ma a cinque giornate dalla fine è quasi impossibile tenere le mente sgombra dalle pressioni. E dalle illusioni”.


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