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Scott McTominay, calciatore del Napoli
Scott McTominay

Sabato alle ore 18, allo Bluenergy Stadium, l’Udinese ospita il Napoli in una partita cruciale per entrambe le squadre. Per i partenopei, allenati da Antonio Conte, questa sfida rappresenta una sorta di possibile riscatto dopo il doppio ko rimediato contro la Lazio, prima in Coppa Italia e poi in campionato. Gli azzurri sono determinati a ritrovare la vittoria per rilanciarsi nella corsa ai vertici del classifica. Dall’altra parte, dopo un periodo difficile, l’Udinese di Kosta Runjaic sembra aver ritrovato la strada giusta grazie al blitz esterno ottenuto lunedì sera contro il Monza. I bianconeri vorranno puntare alla conquista di un altro risultato positivo per consolidare ulteriormente la loro posizione in classifica.

Udinese-Napoli: le probabili formazioni

Neres con la maglia del Napoli
Neres con la maglia del Napoli

Runjaic dovrà fare a meno di Okoye, Davis, Zarraga e Payero, mentre ritrova Alexis Sanchez per la panchina. Viste le assenze, sembra scontato il ritorno alla difesa a tre, con Giannetti e Bijol sicuri del posto. Ballottaggio Touré-Kristensen per chiudere il terzetto: se dovesse giocare il danese, l’argentino Giannetti si sposterebbe come braccetto sinistro. L’olandese Ekkelenkamp ricoprirà la posizione di mezzala sinistra, mentre in attacco Thauvin agirà a sostegno dell’unica punta Lucca.

UDINESE (3-5-2): Sava; Giannetti, Bijol, Touré (Kristensen); Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp, Zemura; Thauvin, Lucca

Lato Napoli, si procede verso la conferma del 4-3-3: dal punto di vista del modulo non sembrano previste variazioni. Conte perde Kvaratskhelia a causa di una lesione di basso grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. La scelta per sostituire il georgiano nella posizione da ala offensiva sinistra dovrebbe ricadere su David Neres.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; McTominay, Lobotka, Anguissa; Politano, Lukaku, Neres

Udinese-Napoli, l'analisi dell'avversario: fase di possesso

L'Udinese adotta un sistema di costruzione del gioco 4+1, dove il centrocampista Karlström si abbassa tra i due centrali difensivi per dare più opzioni in fase di inizio azione. Quando uno dei braccetti difensivi (in particolar modo il sinistro) si allarga da terzino, il quinto di centrocampo corrispondente si spinge in avanti, mentre a destra è possibile vedere spesso la mezzala (Lovric) allargarsi per creare quasi una costruzione a cinque. Le uscite più frequenti sono quelle dirette dirette su Lucca e Thauvin, utilizzando il portiere o attraverso le vie laterali. Il francese gioca un ruolo molto dinamico nella proposta offensiva bianconera, svaria da destra a sinistra, e si abbassa spesso per ricevere palloni da smistare (a volte anche con giocate di prima) verso i quinti o le mezzali. Proprio le mezzali rappresentano una componente fondamentale dell’attacco bianconero. La loro funzione non si limita soltanto a schermare il centrocampo in fase di non possesso, ma si estende alla capacità di attaccare gli spazi con inserimenti costanti. I quinti di centrocampo offrono ampiezza e opzioni laterali, soprattutto a sinistra con Zemura, calciatore da tenere d’occhio perché dotato di un ottimo mancino sia per cross che per conclusioni da fuori area.

Udinese-Napoli, l'analisi dell'avversario: fase di non possesso

Come sottolineato da Conte in conferenza stampa, i bianconeri sono una squadra molto fisica e strutturata nei duelli. Il sistema di gioco delineato in fase di non possesso è il 5-3-2, con i due quinti di centrocampo che si abbassano ai lati dei tre centrali. La linea difensiva spesso alta, e l'aggressività nelle uscite forti in marcatura, sono caratteristiche importanti di questo sistema. I braccetti ed i quinti sono molto attivi nel contrastare gli avversari in zone alte di campo, mentre lo stesso Bijol, perno centrale dei tre difensori, partecipa alle azioni di pressing in avanti, sottolineando ulteriormente la natura dinamica ed aggressiva di tutta la linea.

Napoli, come fare male all’Udinese: ecco due possibili scenari

Per affrontare l'Udinese, che si schiera con un 5-3-2 in fase di non possesso (disposizione simile a quella del Torino), il Napoli potrebbe continuare a sfruttare il proprio approccio tattico basato su movimenti dinamici e combinazioni veloci. Gli azzurri potrebbero sviluppare i consueti triangoli tra terzino, esterno e mezzala, soprattutto a destra, con l’obiettivo di allargare la difesa bianconera, creando spazi per le giocate su Lukaku. Un altro elemento da considerare riguarda la possibilità di indurre i braccetti ed i quinti dell'Udinese ad attaccare in alto, abbandonando la loro zona di competenza. Situazioni da creare tramite l'abbassamento di posizioni, cercando di attrarli in zona laterale, per poi attaccare gli spazi centrali. Con una linea difensiva spesso alta, ci sono opportunità concrete di attacco alla profondità.

In alternativa allo sviluppo attuale, esiste la possibilità di un ritorno a dei tipi di costruzioni di gioco già utilizzate in passato (ad esempio contro il Como), alcune molto simili tra loro come il 4-2-2-2, il 2-2-4-2, il 2-4-2-2, oppure il 3-3-2-2, quando un centrocampista si abbassa tra i due centrali difensivi. Parliamo di sviluppi di gioco che si concentrano maggiormente sull'occupazione delle zone centrali di campo, con gli esterni offensivi che tendono a muoversi più interni, anziché stare sempre larghi, e che prevedono il ritorno di McTominay nella posizione da secondo attaccante vicino a Lukaku. Una situazione che potrebbe avvantaggiare il belga stesso. Tutto da valutare da partita in partita. E' chiaro che una squadra capace di variare costruzioni di gioco, senza modificare il modulo di base, diventa sicuramente più imprevedibile e difficile da contrastare.

L’ideale sarebbe alternare gioco centralizzato con gli esterni e verticalizzazioni dirette su Lukaku (meglio se in area), con momenti di ampiezza sulle fasce. La costruzione del gioco in modo più centrale e verticale non esclude, tuttavia, l'utilizzo delle fasce laterali, che rimangono un punto di forza, in particolare sulla destra, dove la sincronia tra Di Lorenzo, Politano e Anguissa è ormai ben consolidata. Sul lato sinistro, invece, sebbene un eventuale tipo di costruzione diversa possa portarlo più dentro il campo, Neres ha comunque la capacità di mantenere anche la larghezza, sfruttando la sua velocità per puntare il difensore avversario e crossare in area. Questo potrebbe essere un aspetto importante, considerando che il Napoli, con il gioco offensivo che sviluppa, porta molti giocatori ad attaccare l’area di rigore. Proprio i cross rappresentano un altro aspetto da migliorare, sia in gioco che in situazioni di palla inattiva. Sotto questo punto di vista, la presenza di Neres, dotato di un ottimo mancino, potrebbe rivelarsi positiva.

Napoli, come difendere contro l’Udinese

In fase difensiva, il Napoli dovrà prestare particolare attenzione alla presenza di Lucca al centro dell'area, un attaccante forte fisicamente e abile nel gioco aereo. I cross, soprattutto quelli provenienti dalla sinistra da Zemura, potrebbero rappresentare una minaccia concreta. Le qualità di Thauvin tra le linee e gli inserimenti improvvisi delle mezzali, in particolare Lovric, saranno un altro aspetto fondamentale da monitorare. Infine, l'Udinese è una squadra ben strutturata fisicamente, e questo sarà un aspetto cruciale, soprattutto nelle situazioni da palle inattive. Gli azzurri dovranno essere molto concentrati su corner, punizioni laterali e altri piazzati, dove i padroni di casa sono abili a sfruttare i centimetri e le qualità aeree.


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