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Napoli-Lazio
Napoli-Lazio

"Se abbiamo questa classifica, il merito è soltanto dei calciatori". Antonio Conte è stato categorico nella conferenza stampa pre Lazio-Napoli. Il tecnico leccese ha voluto ribadire che il lavoro straordinario dei suoi ragazzi non deve essere messo assolutamente in discussione da critiche sterili. Gli azzurri si presentano alla sfida dell’Olimpico dopo aver incanalato una serie positiva di nove partite, con sette vittorie consecutive e due pareggi. L'obiettivo sarà dunque quello di continuare su questa strada, mantenendo inalterata tale striscia di risultati. In settimana è arrivata l'ennesima notizia sfortunata, ovvero l'infortunio di Neres, che lo terrà lontano dai campi per diverse settimane, saltando anche il big match contro l'Inter.

Lazio-Napoli: Probabili formazioni

LAZIO (4-2-3-1/4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Pedro (Dele-Bashiru), Zaccagni; Castellanos. All. Baroni

Pochi dubbi di formazione in casa biancoceleste. Baroni dovrà decidere soltanto se schierare Dia dal primo minuto. Il senegalese ha recuperato dai problemi alla caviglia, ma non sembra essere ancora al massimo della condizione. Se non dovesse partire titolare, pronto Pedro a prendere il suo posto, con la conferma del 4-2-3-1. In alternativa, c'è anche l'opzione Dele Bashiru, che potrebbe dare vita ad uno schieramento più vicino al 4-3-3.

Pasquale Mazzocchi

NAPOLI (3-5-2): Meret; Rrahmani, Buongiorno, Juan Jesus (*Politano); Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, McTominay, Mazzocchi; Lukaku, Raspadori. All. Conte

Viste le numerose assenze che hanno colpito principalmente la catena sinistra, Antonio Conte sembra orientato verso un cambio di modulo, passando al 3-5-2. Le ultime indiscrezioni, soprattutto quelle mediatiche, parlano di un blocco difensivo a tre composto da Rrhamani, Buongiorno e Juan Jesus. A centrocampo, confermata la presenza di Di Lorenzo a destra, con Anguissa, Lobotka e Mc Tominay in mezzo al campo, mentre Mazzocchi (favorito su Politano) dovrebbe agire a sinistra. In attacco, la coppia Lukaku-Raspadori. Una possibile alternativa (più offensiva) rispetto alla prima disposizione tattica prevederebbe Di Lorenzo come braccetto destro, con Rrhamani al centro e Buongiorno a sinistra, ovvero il blocco difensivo a tre più lavorato e collaudato sia nei ritiri estivi che nelle prime partite stagionali, mentre Politano verrebbe schierato come quinto di destra a tutta fascia, con Mazzocchi confermato a sinistra. Opzione da valutare eventualmente anche a gara in corso, perché comunque servirà grande attenzione sulla corsia di Zaccagni e Tavares.

Lazio-Napoli: Analisi dell’avversario

La Lazio ha già battuto il Napoli due volte quest'anno, prima in Coppa Italia (con un turnover totale da parte degli azzurri) e poi in campionato. La partita del Maradona fu molto equilibrata, con il pareggio che sarebbe stato sicuramente il risultato più giusto, ma la perla di Isaksen regalò tre punti preziosi alla squadra allenata da Marco Baroni. I biancocelesti hanno una propria identità di gioco ben definita e continueranno su questa strada, puntando su un calcio agile, veloce e molto mobile, con giocatori attivi che si scambiano continuamente le loro posizioni in campo. Il modulo di gioco oscilla tra il 4-2-3-1 ed il 4-3-3, a seconda dell'impiego di Dia/Pedro o Dele Bashiru. In fase di costruzione, la Lazio si affida molto al portiere Provedel, bravo con i piedi, mentre Rovella e Guendouzi si abbassano di continuo per supportare l'uscita, lavorando in sinergia con Gila e Romagnoli. I terzini e gli esterni alti si scambiano continuamente le posizioni: a sinistra, Zaccagni tende ad abbassarsi o a rientrare verso l'interno del campo in zone di rifinitura, lasciando Tavares largo in fascia, e viceversa; stessa cosa accade a destra con Marusic e Isaksen. Il ruolo del trequartista risulta cruciale nel sistema tattico di Baroni, in quanto è la figura predisposta a svariare su tutto il versante offensivo, con capacità di abbassarsi per legare il gioco. Dia lo fa molto bene, ma anche Pedro sa interpretare magistralmente questi compiti. In attacco, la punta Castellanos è un giocatore abbastanza mobile, capace sia di venire incontro alla squadra che di attaccare la profondità. In fase di non possesso, in vista della gara odierna, la Lazio potrebbe adottare diverse disposizioni a seconda dello svolgimento delle azioni avversarie. Le opzioni possibili includono il 4-4-2, il 4-2-3-1, oppure anche il 4-1-4-1. Nelle fasi di pressione alta, uno dei centrocampisti potrebbe alzarsi per schermare le giocate del primo costruttore ospite, cercando di neutralizzare le operazioni iniziali di sviluppo del gioco.

Napoli: possibile il cambio modulo, ma non sarà stravolgimento totale

A causa delle tante defezioni di formazione, Antonio Conte potrebbe intervenire su alcuni aspetti tattici passando dal 4-3-3 al 3-5-2. Almeno sulla carta. Nel calcio moderno, infatti, la rigidità di un modulo specifico è sempre più sfumata. Durante una partita, le transizioni tattiche possono variare praticamente di minuto in minuto, con il gioco che evolve e cambia in base alle scelte iniziali e durante lo svolgimento dell'evento stesso. Non è più una questione di freddi numeri riguardanti i moduli, ma di adattamenti dinamici che si sviluppano durante la partita. Con il modulo attuale, il 4-3-3, il Napoli ha già l’abitudine di costruire a tre grazie all'abbassamento di Lobotka tra i due difensori centrali. Nella foto in allegato risalente all'ultimo match contro l'Udinese, si nota addirittura una disposizione che sfocia in un 3-2-5. È evidente che l’interpretazione del gioco può variare a seconda degli avversari e delle scelte tattiche, ma a livello offensivo non ci si aspettano stravolgimenti drastici. Potrebbe variare qualcosa invece in termini di movimenti. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa partita per cogliere eventuali dettagli tattici che potrebbero emergere durante i 90' di gioco.

Napoli-Udinese
Napoli-Udinese

La fase di possesso potrebbe alternarsi tra una configurazione a tre o a quattro. Un altro possibile scenario potrebbe vedere Buongiorno, il centrale difensivo, alzarsi in mediana per dare ulteriori opzioni in fase di costruzione, mentre Mc Tominay potrebbe essere utilizzato come pedina tra le linee in modo da lavorare sotto Lukaku. Nel modulo 3-5-2, ovviamente, i due quinti risultano pedine fondamentali. Si piazzano aperti in fascia, dove le loro qualità principali risiedono nel dare supporto alla fase offensiva, sia con cross precisi che con la capacità di attaccare l'area per chiudere le azioni sul lato opposto. La coppia di attaccanti, con ogni probabilità composta da Lukaku e Raspadori, dovrà agire in grande sinergia. Entrambi dovranno essere abili nell'abbassarsi alternativamente per ricevere le verticalizzazioni dalle retrovie, anche quelle dirette dal portiere. Proprio il posizionamento di calciatori alle spalle della linea di centrocampo biancoceleste potrebbe rappresentare un potenziale problema per i padroni di casa. Questo permetterà anche di alzare la loro linea difensiva. Senza dimenticare gli attacchi alla profondità. Lukaku potrebbe trarre vantaggio da questa nuova disposizione, poiché potrebbe beneficiare della presenza di più compagni di squadra vicini a lui con cui instaurare un dialogo più fluido. Inoltre, l'opzione di ricevere imbucate centrali da lavorare spalle alla porta, potrebbe diventare una soluzione molto più ricercata. Infine, il gioco aereo sarà un altro aspetto su cui concentrarsi, sia nelle sponde, sui cross, che soprattutto nelle situazioni di palla inattiva.

Anche in fase di non possesso non dovrebbero esserci grandi novità rispetto all'attualità. Si difenderà a cinque, con i due esterni di centrocampo che scaleranno ai lati del terzetto difensivo. Questa occupazione difensiva potrebbe permettere di limitare efficacemente le azioni dei padroni di casa, che solitamente sviluppano la loro fase offensiva riempiendo in modo incisivo i cinque canali nella trequarti avversaria. Tra attacco e centrocampo tre opzioni per chiudere lo schieramento: 2-3/2-1-2 (5-3-2/5-2-1-2) o 1-4 (5-4-1), se la seconda punta dovesse abbassarsi in aiuto dei tre centrocampisti. Al di là della scelta degli interpreti, l'attenzione dovrà concentrarsi soprattutto sulla catena di sinistra composta da Tavares e Zaccagni. La Lazio, inoltre, è una squadra che predilige molto i cross, quindi sarà fondamentale limitare quest'aspetto. Non andranno poi sottovalutati i rientri interni sul piede forte da parte di giocatori come Zaccagni ed Isaksen.


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