Avete presente quei programmi televisivi a premi? Ecco, se vi dicessi che esiste un modo per vincere sempre l’ambita posta in palio? Beh, mentirei… ma esiste comunque un modo per aumentare notevolmente le probabilità di vittoria. Come? È tutto spiegato nel cosiddetto paradosso di Monty Hall. Vi starete chiedendo, giustamente, ma tutto ciò cosa c’entra con il pallone? Il fatto è questo, statemi a sentire…

Il problema di Monty Hall

Inizia il nostro gioco a premi. Un concorrente, che per comodità chiameremo Aurelio - ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente casuale - è chiamato a scegliere tra 3 porte chiuse: dietro ad una di esse si trova un’automobile nuova di zecca, mentre, dietro le altre… due capre.

Aurelio è invitato dal conduttore a scegliere una delle tre porte per cercare di vincere l’ambita fuoriserie, certo, avrà bisogno anche di un pizzico di fortuna, ma ha comunque il 33,3% di fare la scelta giusta. In seguito, è lo stesso conduttore che, dopo aver sbirciato il contenuto delle restanti due porte, procede ad aprirne una. E - rullo di tamburi - al suo interno c’è… una capra! “Scampato pericolo…”, pensa ingenuamente il nostro Aurelio.

Il generoso conduttore, scrutando l’incertezza negli occhi del corrucciato concorrente, il quale, con fare circospetto, continua ad interrogarsi sulle due porte rimaste, decide di fare ad Aurelio una proposta irrinunciabile: “Vuoi cambiare il tuo allenatore?”. No, scusate… com’è che era? La porta! Giusto… “Aurelio, vuoi cambiare la tua porta?”.

Ed è qui che entra in scena il nostro caro Monty Hall: la statistica, infatti, ci assicura che, decidendo di cambiare al buio la sua scelta iniziale, il nostro Aurelio ha il 66,6% di lasciarsi alle spalle un’altra decrepita capra e sostituirla con un bolide rosso fiammante, chiavi in mano.

Allora, l’arguto Aurelio, sollazzato dall’idea di poter finalmente cambiare la sua deludente stagione… Vita! Cambiare la sua vita, intendevo… Decide saggiamente di fidarsi della statistica. Accetta il cambio. Acclamato dal pubblico si appresta ad aprire la seconda porta della serata… Aurelio già pregusta i comodi sedili in pelle della sua nuova sportiva di lusso, massimo risultato con il minimo sforzo. Allunga la mano sul lucido pomello, il cigolio della porta squarcia il silenzio dello studio televisivo, tutti i presenti trattengono il respiro… Colpo di scena! Dietro la seconda porta si nasconde… Mazzarri! No scusate, un’altra capra!

Il problema di Aurelio

Ora immaginate di poter cambiare all’infinito la vostra scelta, un’ottima occasione per liberarsi di queste dannate capre, penserete. Ed invece, per lo stupore del pubblico pagante, dietro ogni porta… capre. Ancora capre. Sempre capre. Come se ogni vostra decisione si rivelasse sbagliata. Contro ogni probabilità, senza alcun paradosso statistico che regga.

Natan per Kim? Capra! Garcia per Spalletti Capra! Meluso per Giuntoli? Capra! Acquisto di Lindstrom giustificato con i dati di Transfermarkt? Capra! Mazzarri traghettatore? Capra! Capra! Capra!

Caro Aurelio, questa volta, più che la consueta “aragosta dal cesso”, hai pescato… solo capre!


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