L’urna di Montecarlo ha decretato quelle che saranno le avversarie del Napoli nei gironi della prossima Champions League 2023/24. Forti del loro ingresso in prima fascia, i campioni d’Italia, sono stati sorteggiati nel gruppo C con Real Madrid, Sporting Braga e Union Berlino.

L’urna, pur non essendo stata troppo malevola con gli azzurri, ha già riservato agli uomini di Rudi Garcia un abbinamento di vertice: il Real Madrid del Re di Coppe, Carlo Ancelotti. I Galácticos vantano ben 14 Champions in bacheca, trofei che la rendono la squadra regina della competizione, quella da evitare a tutti i costi, indipendentemente dagli undici che scenderanno in campo al Santiago Bernabéu di Madrid.

I precedenti

I precedenti tra gli azzurri ed i Blancos non sono sicuramente in favore dei partenopei. Le due compagini si sono affrontate solo 4 volte nelle competizioni europee, 2 volte in Champions League e 2 volte in quella che allora si chiamava Coppa dei Campioni, con il Napoli che non è mai riuscito a uscirne vittorioso: 1 pareggio e 3 sconfitte, questo il magro bottino raccolto nelle 4 gare disputate.

L’ultimo doppio confronto tra i due club risale al 2017, quando la squadra di Sarri e quella di Zidane si affrontarono negli ottavi di finale della massima competizione europea. Un doppio 3-1 che non lasciò scampo al Napoli, ma che lasciò l’amaro in bocca agli azzurri: passati in vantaggio in entrambi i match, non riuscirono a gestire il risultato, facendosi rimontare da un Real supportato dai suoi fuoriclasse e, sopratutto, dal suo attacco stellare: la famosa BBC (Benzema, Bale, Cristiano Ronaldo).

Gli assenti

Il campionato delle Merengues è iniziato con il piede giusto, 3 vittorie su 3, 9 punti e vetta solitaria della classifica. Ma ora gli spagnoli dovranno far a meno di diversi calciatori vittime di problemi fisici: Eder Militao e Thibaut Courtois hanno subito entrambi la rottura del legamento crociato, il centrale brasiliano ed il portiere belga torneranno quindi arruolabili solamente per la fase ad eliminazione diretta della competizione, lasciando la squadra orfana di due pilastri.

Anche il giovane talento turco Arda Guler, accostato anche al Napoli prima dell’approdo a Madrid nell’attuale finestra di mercato, ha rimediato un infortunio al menisco e ne avrà ancora per almeno un mese. Infine, anche l’esterno offensivo brasiliano Vinicius Jr. ha accusato, durante il match casalingo con il Celta Vigo, una lesione al muscolo bicipite femorale destro e dunque dovrà restare ai box per circa 6 settimane, la sua presenza per le prime partite di Champions è quindi a rischio.

La probabile formazione

A fronte di queste defezioni vediamo come mister Carlo Ancelotti potrebbe schierare i Blancos durante la prossima sfida con gli azzurri. Il tecnico di Reggiolo da quando siede sulla panchina del Bernabéu predilige il 433, che in questa stagione assomiglia più ad un 4312. La porta sarà difesa da Kepa, vicino al trasferimento al Napoli la scorsa stagione, che sostituirà l’infortunato Courtois. La difesa a 4 sarà composta da Carvajal, Rudiger, Alaba, ed il canterano Fran García, giovane talento classe ‘99 alla sua prima stagione da titolare a Madrid.

Il centrocampo sarà guidato dal francese Tchouameni, con ai suoi lati l’uruguagio Valverde ed uno tra Kroos e Camavinga, ballottaggio più che mai aperto tra i due. Nel tridente ci sarà quasi sicuramente il neo acquisto Jude Bellingham, impiegato da trequartista o falso nueve, leggermente più arretrato rispetto agli altri compagni di reparto, e con il compito di non far rimpiangere il grande partente in casa Real, il pallone d’oro Karim Benzema. Le fasce, invece, saranno presidiate da Rodrygo, sempre più determinante nell’undici di Ancelotti, e Vinicius Jr., che sarà sicuramente protagonista del match nel caso in cui riuscisse a recuperare in extremis dall’infortunio.

Se la stella della nazionale brasiliana non dovesse riuscire a recuperare per l’inizio della fase a gironi, Ancelotti potrebbe decidere di affidarsi a diverse opzioni per sopperire alla sua assenza. Molto plausibile l’inserimento di una punta di peso al centro dell’attacco, l’ex Espanyol Joselu, stravolgendo le caratteristiche dell’attacco madridista ma cambiando meno in termini tattici. In alternativa l’allenatore potrebbe valutare l’inserimento di Modric a centrocampo, ed il conseguente spostamento di Valverde largo a destra con Rodrygo dirottato sulla sinistra.

Sicuramente la duttilità e la polivalenza di gran parte degli elementi del centrocampo madridista rende il compito più facile all’allenatore, che può contare su elementi di qualità ed in grado di interpretare ottimamente diversi ruoli e compiti tattici.

Le statistiche

Adesso, prendendo da campione i dati relativi alle partite della Champions League 2022/23, proviamo ad analizzare le caratteristiche dei Galácticos di Ancelotti.

Il Real è solito avere un discreto possesso palla, come testimoniato dal dato medio del 53.8%. Ma ad impressionare è il dato sui tocchi (8840), che testimonia il veloce giro palla degli uomini in bianco per la ricerca dello spiraglio giusto.

Statistiche eccellenti anche per quanto riguarda i passaggi, a conferma dell’importante qualità di cui godono le Merengues, sopratutto nella zona centrale del campo. La percentuale di passaggi completati dell’87.6% è la terza migliore dell’intera competizione, ma è nel breve e nel medio raggio che il Real raggiunge l’eccellenza con percentuali del 93.2% e del 90.7% di precisione. Straordinario il dato sugli Expected Assists (19.1), praticamente i passaggi dei madridisti hanno un’altissima probabilità di trasformarsi in assist per i compagni. Dei cioccolatini solo da scartare.

Tanti, tantissimi, i tiri provati dai ragazzi allenati da Ancelotti: 184 durante l’intera competizione, che diventano 15.3 per partita e di questi 6.2 nello specchio della porta. Come detto, i Blancos non hanno problemi a trovare la porta, e questo li porta a produrre una grossa mole di occasioni durante le partite. Ottimo il dato relativo agli Expected Goals (22.3), inferiore solo a quello di Manchester City (una partita in più) e Napoli (due partite in meno). Oltre che bravi a creare occasioni da gol, i madridisti, sono anche cinici nel realizzarle, come testimoniato dalla differenza tra gol segnati e gol previsti (G-xG): +3.7. Segnano, quindi, anche più di quanto meriterebbero.

Peserà sicuramente l’assenza di Courtois, l’estremo difensore belga è stato decisivo nell’ultima edizione della Champions, avendo parato 41 dei 53 tiri giunti verso la sua porta, una percentuale di quasi l’80%, e riuscendo a tenere la porta inviolata in 5 occasioni.

In definita, il Real Madrid, predilige un possesso palla rapido nella metà campo avversaria, con passaggi precisi dalla corta distanza. Non faticano di certo a trovare passaggi chiave che si trasformino in assist per i compagni, e sono pronti a sfruttare ogni palla gol che gli capiti durante il match. Molto forti in contropiede, sopratutto sulla fascia sinistra, grazie alla velocità e all’ottimo dribbling degli esterni. Non impeccabili in fase difensiva, costringendo così il portiere agli straordinari.