E' ufficiale, la Juventus è stata esclusa dalla prossima Conference League. Il provvedimento era nell'aria e a quanto pare alla notizia sono stati avvertiti canti di giubilo provenire dalla Continassa. Impossibile direte voi, in fondo lo sappiamo tutti che “vincere è l'unica cosa che conta” e che dopo la gloriosa Coppa Intertoto i bianconeri avrebbero voluto avere l'onore di alzare un altro prestigioso trofeo. Volete mettere l'onore di portare in alto i non colori juventini in città dal fascino esotico come Balzan a Malta? No, magari Malta no, meglio evitare i paradisi fiscali. Oppure affrontare squadre come l'Arsenal? Non i “gunners” sia chiaro, ma l'Arsenal Tivat, formidabile compagine proveniente dal campionato montenegrino. E poi diciamocelo, c'è anche un bel gruzzoletto per chi vince. Non ci paghi nemmeno l'albergo 5 stelle extra lusso ai quali gli intrepidi calciatori juventini sono abituati, ma pur di scrivere il loro nome nella storia del club spifferi parlavano di una chat segreta in cui l'amministratore, da Los Angeles, chiedeva ai ragazzi di sacrificarsi in un ostello.

Ma voi veramente credete che la Juventus, il club per eccellenza, quelli col DNA e il pedigree certificato dall'università di Perugia, avrebbe preferito, in un anno di ricostruzione, di concentrare le loro forze solo in campionato? Siete solo cattivoni in malafede, in crisi di astinenza da Maalox.

Se c'è una lista più lunga dei processi, a vario titolo, a carico di Madama è quella dei loro accorati e sentiti ricorsi. Quindi statene pur certi, tempo un paio d'ore e un'orda di avvocati si batterà fino allo spasmo per riammettere la Juventus nella tanto agognata Conference. Ah No?

No.