In antitesi con il percorso di Dante Alighieri, Aurelio è passato dal Paradiso all'Inferno nel giro di pochi mesi. Ma quali sono stati i suoi peccati capitali che lo hanno portato fin qui? Andiamo a riassumerli:

I) Accidia = (Marzo-Aprile 2023) Non aver preparato un piano B in caso di addio di Giuntoli e Spalletti.

II) Invidia = (4 maggio 2023) Nei confronti di chiunque gli sottragga la scena. Forse è vero – col senno di poi – che quell’autocelebrazione di Udine è stata la prima spia di un avvio di stagione nata sotto una cattiva stella.

III) Lussuria = (Giugno-Agosto 2023) Tenere Osimhen e non cederlo al prezzo massimo ottenibile quest'estate.

IV) Gola = (Giugno-Agosto 2023) Credere di poter avere la botte piena e la moglie ubriaca  surfando semplicemente sull’onda dell’ingorda stagione precedente.

V) Superbia = (Giugno-Agosto 2023) Ritenere di poter fare a meno di delegare alcune operazioni o di poter lasciare una vacatio in un momento cruciale come quello del mercato estivo.

VI) Avarizia = (Giugno-Agosto 2023) Affidarsi per la difesa ad un profilo inesperto come Natan e ad una riserva come Juan Jesus e non acquistare un difensore più pronto e quindi più costoso.

VII) Ira = (Ottobre 2023) Cacciare Garcia pubblicamente alla Luiss per poi lasciarlo un altro mese, in carica ma ormai sfiduciato, fino a prendere poi l'ex allenatore Mazzarri, il vero punto di svolta in negativo della stagione.